UNA RIFLESSIONE AL GIORNO
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24 maggio 2024
Guerra e giustizia
Ricomincio a sentire da 50 anni le stesse tesi di chi dà ragione ai palestinesi o agli israeliani, (con tutto quello che c’è di mezzo) e quindi di invocare la pace secondo giustizia. Il problema non è solo che le ragioni e i torti non sono mai tutti da una parte, come tutti sanno, ma che anche l'individuazione di esse non è un fatto oggettivo ma dipende dai criteri che adotta chi giudica del bene e del male. Quando di fronte a un conflitto vogliamo salvare la gente da morti, distruzione e sofferenze immense, dobbiamo considerare i giudizi delle parti in causa che quasi sempre sono opposti perché relativi a valori opposti adottati dalle parti. Se è possibile arrivare a un compromesso, tenendo conto realisticamente della situazione, allora si può arrivare alla pace; se proprio non è possibile, allora dobbiamo fare purtroppo la guerra. Ma se pretendiamo che quello che noi riteniamo giustizia E BASTA deve trionfare, allora la guerra continuerà implacabile.