Abitazioni

 

Per la città  di L'viv:

PALAZZO DEL CENTRO

Al centro vi sono splendidi palazzi in stile liberty risalenti al periodo in cui L’viv faceva parte dell’impero austriaco.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CASA POPOLARE

 

 

 

 La periferia invece è formata da case  di edilizia popolare: si tratta in genere di fabbricati tutti uguali, molto semplici a quattro  piani.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCALE ESTERNE

 

 Dall’esterno  e nelle scale sono in genere malandati per mancanza di manutenzione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 INTERNO

 

 

 Gli appartamenti all’interno sono tenuti invece con grande cura, con ordine, assolutamente lindi e puliti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALTRO INTERNO

Si tratta di appartamentini molto piccoli: a terra si usano tappeti per cui occorre togliersi le scarpe quando si entra.

Mancano in genere le sedie: per la piccolezza degli ambienti; infatti si usa sedersi su divani che poi di notte diventano letti,o anche, per la presenza dei tappeti, ci si può anche sedere per terra. 

In realtà a noi ci considerano un poco "incivili ": ma non lo dicono, naturalmente.  Si meravigliano che noi portiamo in casa tutto il sudiciume delle strade non togliendoci le scarpe entrando.

 

 

 

 

 

 

Per la campagna:

 

Si usavano le isbe che in Ucraina stranamente vengono denominate “case” come in italiano

 

INGRESSO PARCO

 In L’viv vi è un parco nel quale sono esposte ed è il museo dell’architettura popolare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CASA TRADIZIONALE

 

 

 

Erano in legno divise in due o tre ambienti: di varie grandezza ma comunque molto piccole : in esse la famiglia viveva chiusa nel lungo e gelido inverno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

INTERNO

 

 

 In pochi metri quadrati quindi si mangiava, si dormiva, si lavorava : lo spazio doveva essere davvero poco, l’intimità personale inesistente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 FORNO -STUFA

 

 

 

 

  Nella casa vi era una specie di forno che fungeva da stufa e da cucina : il fuoco restava accesso per tutto il giorno e si poneva l’acqua per il the ( nei caratteristici samovar ). Di notte si poteva appoggiare sopra  un materasso per dormire.

 

 

 

 

 

 

 

CASA MODERNA

 

 

 

 Le case di campagna moderne non mi sono sembrate molto diverse  dalle antiche.

 La differenza fondamentale sta nel fatto che sono in muratura e non più in legno. Non si usa più il forno (stufa) centrale ma vi sono in genere stufe a gas: ma bisogna pagare la bolletta che è spesso troppo cara: si rischia allora veramente grosso che venga staccata la  fornitura con una temperatura che di notte può arrivare a – 40 gradi. Almeno la legna era fornita gratuitamente dai boschi.

 

 

 

 

SERVIZI ESTERNI

 I servizi igienici sono fuori della casa.

 Vi sono poi stalle per gli animali.

 

Tuttavia le case sono tenute sempre in perfetto  ordine, circondate da un grazioso giardino, tutto dà l’idea della operosità  e dalla  cura  costante. 

 

 

 

 

 

 

 

 

A differenza che in Italia non vi sono “ paesi” ma “ villaggi”. I nostri paesi sono

arroccati intorno a una chiesa, spesso a un castello , vi è un centro, una piazza, 

 

IL VILLAGIO DI UNIV  

qualche edificio importate. I villaggi ucraini invece sono semplicemente un gruppo di case senza un centro, senza strade, senza storia. Sono cioè delle vere e proprie residenze rurali, non cittadine. 

 D’altra parte in Italia da Vipiteno a Ragusa è tutto un susseguirsi di  città  tutte ricche di monumenti ed edifici di interesse storico e anche i paesini più piccoli  hanno sempre qualcosa di interessante da mostrare, sono sempre piccole cittadine. In Ucraina invece vi sono solo pochissime città distanziate  fra loro di centinaia di chilometri. Per il resto è tutto un immenso  spazio  coperto da boschi e campagne nelle quali spuntano piccoli agglomerati di case: si tratta di un paesaggio e quindi di una realtà molto diversa alla nostra.

 Mi sembra però di capire che malgrado la crisi economica  i piccoli villaggi cominciano ad essere abbandonati e la popolazione si riversa nei pochissimi centri storici  (come L’viv) o nelle nuove città industriali  sviluppatesi negli ultimi 50 anni per effetto della industrializzazione forzata indotta dal comunismo.

 Il fenomeno può essere drammatico. Infatti comunque nelle campagne si poteva sopravvivere con i prodotti della terra che una agricoltura di sussistenza, sia pure  povera ed arretrata, assicurava. 

 Il terreno in Ucraina, infatti, malgrado il clima rigido, è pianeggiante, ricco di acqua. uno spazio immenso tutto coltivabile: davvero devo credere che la fame che ai tempi di Stalin uccise tanti milioni di Ucraini fosse proprio programmata  e voluta, come sostengono  alcuni storici. .