INTRODUZIONE

Se pensiamo alla cultura della Cina,  il nostro pensiero va immediatamente ad antichi pensatori come  Confucio e Lao tzu, immaginando che la cultura cinese sia rimasta immobile per migliaia  di anni, come se essa non avesse avuto "storia".D'altronde da noi simili pregiudizi sono diffusi per tutte le civiltà extraeuropee.

 Hegel riteneva che  le civiltà orientali fossero ormai esaurite e più nulla potevano dare  allo sviluppo della civiltà e della filosofia: concezione chiaramente basata sulla quasi assoluta ignoranza che si aveva allora delle altre civiltà

Naturalmente l'impressione di immobilità è del tutto errata: la Cina ha avuto una storia culturale e filosofica  ricca almeno come quella dell'Occidente. Pur tuttavia l'impressione di "astoricità" della filosofia  cinese  deve avere pure una sua ragion d'essere.

Noi riteniamo che essa dipende da due fattori fondamentali: la concezione della storia e le vicende degli ultimi due secoli.

Innanzi tutto consideriamo la concezione della storia.  Fino all'Ottocento, tanto da noi che in Cina si riteneva che la storia  fosse la ripetizione di vicende simili, un alternarsi di età prospere e di età di crisi con la incrollabile  tendenza a credere che i modelli per migliorare la società fossero nel passato: se in Cina abbiamo il ritorno continuo a Confucio, in Europa   gli Umanisti  teorizzavano il ritorno al mondo classico e la Riforma Protestante a quello dei tempi evangelici.
 A un certo punto però in Occidente è nata l'idea di progresso storico indefinito: i modelli non sono più nel  passato ma nel futuro: per affermare la positività di una istituzione diciamo che è "moderna", per combatterla diciamo che è vecchia, che è "ottocentesca "che è"medioevale". Ciò non avvenne in Cina o nelle altre civiltà se non per riflesso della cultura occidentale:pertanto esse appaiono "contemporanee  del passato" come immobili  (come in effetti da noi fino qualche secolo fa)

Un secondo fattore è dato dal progresso scientifico e sociale: per i Cinesi gli Europei non si identificano  in Platone o in Aristotele, personaggi comunemente ignorati ma come i creatori della strabiliante tecnica moderna , i fondatori  dello Stato Moderno, della  democrazia e/o del socialismo,

Essi ci vedono essenzialmente per quanto abbiamo prodotto negli ultimi cento o duecento anni. Al contrario i Cinesi non hanno prodotto nulla di interessante per noi nè scientificamente nè culturalmente negli ultimi secoli : pertanto noi ammiriamo di essi le grandi opere di un lontano  passato, (la Grande Muraglia , il pensiero di Confucio e di Lao tzu.)

Noi intendiamo mostrare che invece la Cina ha avuto una storia filosofica ricca e varia e che negli ultimi 150 anni a contatto con il pensiero occidentale dopo un non breve periodo di crisi ha ormai elaborato una cultura  che possiamo definire moderna e che riteniamo possa a breve stare al passo con quella occidentale e dare al mondo un suo contributo essenziale .

Fino al 1800 i Cinesi ritennero che la loro non fosse "  una civiltà" ma "la civiltà ": essi non avevano  un termine per indicare il loro paese ma lo definivano il "centro". Al di fuori di esso essi ritenevano che esistessero solo popoli barbari , che nulla veramente di interessante potesse venire dal di fuori nè tecnicamente nè culturalmente. Quando cominciarono ad avere rapporti con  gli occidentali li definirono barbari come gli altri popoli stranieri. Riconoscevano che alcune loro scoperte tecniche e scientifiche fossero interessanti , che era anche utili avere qualche commercio, perfino apprezzavano alcune idee ma sostanzialmente li consideravano sempre  dei "barbari". Ciò che scosse questa granitica, millenaria certezza della propria superiorità civile  fu la "guerra dell'oppio" nel 1842 .Fu allora evidente e innegabile la supremazia europea che per i 50 anni seguenti li  umiliò continuamente : realizzarono allora che la Cina era incapace di opporsi ai barbari venuti dall'occidente. che essi non erano come i Mongoli o i Manciu solamente capaci di fare la guerra: avevano effettivamente una civiltà  più avanzata. Negli ultimi 150 anni i Cinesi hanno affrontato questo problema drammaticamente: nè è nato un pensiero e una filosofia che non possono essere ignorate .

la Cina non è solo il paese di Confucio : è anche il paese degli scontri e degli incontri fra un antichissima civiltà e e le nuove idee importate  dall'occidente.