Pubblicato in "Osservatorio Internazionale " settembre 2009, n 9 , HOME
La Shoah: menzogna o verità storica ?
Giovanni De Sio Cesari
Indice :negazionismo genocidio intenzionalità unicità conclusione
NEGAZIONISMO
Da molti anni ormai vi sono i cosi detti “negazionisti”: ricercatori più o meno noti o qualificati che mettono in dubbio l’esistenza della Shoah e a un certo punto, in varie legislazioni, è stata introdotto una norma apposita che considera reato la negazione della shoah
A prescindere delle
personali convinzioni sulla Shoa, sono pero
convinto che introdurre un reato di tal genere è un assurdo giuridico e
logico .
La democrazia si distingue dai regimi a partito unico perche si fonda sul fatto
che nessuno ha una verità ultima e definitiva: le leggi rappresentano la
decisione della maggioranza e quindi non hanno questa pretesa altrimenti
escluderebbero logicamente la liberta di pensiero.
Anche ammettendo poi Il fatto che chi sostiene una tesi del genere sia un
criminale, un delinquente, un nazi fascista, un complice di atrocità non
significa necessariamente che quella tesi sia falsa.
Non è poi nemmeno vero che i negazionisti siano tutti filo nazisti: ad esempio in pratica il negazionismo è condiviso largamente solo nei paesi islamici che con il nazismo non c'entrano niente.
Il negazionista comunque non afferma affatto che la Shoah possa essere giustificata ma al contrario che essa non è mai avvenuta che è cosa del tutto diversa.
E' un errore di
prospettiva molto comune: difendere uno stupratore
dall'accusa (cioe dire che è innocente) viene inteso come se si dicesse che in
fondo lo stupro non è poi tanto grave : ma è assolutamente errato-.Invece di fare serene indagini storiche ,come in tutti gli avvenimenti, si
porta avanti un altro discorso: se tu neghi la shoah sei un nazista, un
criminale ( addirittura vai anche in carcere)
Si tratta di un errore logico per cui si confonde un giudizio di fatto con
uno di valore
E' come se dicessimo
" Caio ha violentato (o meno) un bambino" ( giudizio di fatto, vero o
falso) e poi
"violentare è male" (giudizio di valore, bene o male)
E poi che chi dicesse che Caio NON ha violentato il bambino fosse percepito
come se dicesse che la violenza non è male
Il problema essenziale è che i negazionisti negano certi fatti storici che
invece generalmente si danno per acquisiti
Sembra strano a dirsi: ma nulla è più facile che negare un fatto storico:una interpretazione può essere sempre confutata ma per un fatto occorrono degli specialisti
Infatti tutti possono valutare i fatti storici ma accertarli è opera di
specialisti. Se si chiedesse ad esempio le prove che Napoleone è stato
sconfitto a Waterloo, pochissime persone al mondo certamente sarebbero in grado
di darne: pero nessuno ne dubita perche i ricercatori sono tutti
d'accordo. Avviene come nella scienza: in effetti ben pochi saprebbero veramente
dimostrare che la terra gira ma dal momento in cui tutti gli esperti sono
d'accordo, il fatto viene da tutti accettato come vero.
Ora per la shoah alcuni ricercatori affermano che non c'è stata: in realtà
nessuno che non abbia dedicato molti anni e ne abbia anche la competenza è in
grado di esaminare le prove.
Anche le testimonianze dirette possono avere scarso valore perche potrebbero
non esser sincere o soprattutto perche ciascuno ha visto una solo infinitesima
parte degli avvenimenti.
Si dice: ma basta visitare i siti, tutti possono andarci. Tuttavia la semplice
presenza di quei luoghi non significa che la shoah sia veramente avvenuta
Anzi un punto di forza dei negazionisti è che , sostengono ,
scientificamente non avrebbero potuto mai funzionare, che non sarebbe stato
possibile far sparire i resti di milioni di persone
I negazionisti affermano infatti che le camere a gas che ora vediamo sono delle
ricostruzioni (pare che sia vero) cosi come una ricostruzione furono i film
americani, notoriamente girati da Hitchcock
Ora noi non siamo in grado, quindi, di affrontare da un punto di vista scientifico e dei fatti particolari quello che i negazionisti vanno affermando e quindi non lo esaminiamo dettagliatamente
Cerchiamo invece di seguire un strada diversa che, a nostro parere, ci mostra la effettiva realtà della Shoah
Per parlare di Shoah (termine piu appropriato di olocausto) occorre naturalmente concordare su cosa significhi
Comunemente, negazionisti e non negazionisti , si riferiscono a certe caratteristiche che schematicamente si possono riassumere in tre punti: genocidio, intenzionalità , unicità
GENOCIDIO
Il genocidio non è una semplice strage per quanto ampia ma indica la eliminazione di una parte consistente di un popolo tanto da minacciarne la esistenza. Per questo si parla di sei milioni: potrebbero anche essere meno ma comunque sempre milioni in relazione alla consistenza numerica delle comunità ebraiche interessate
Non abbiamo elementi diretti di prova: tuttavia facciamo delle considerazioni utilizzando quello che comunemente e’ noto e non contestato.
Nell’Europa occidentale gli ebrei, pure avendo dato un contributo davvero eccezionale alla cultura, furono sempre poco numerosi perche storicamente furono espulsi ( non solo dalla Spagna come comunemente ed erroneamente si crede ): pero nell’Europa centro orientale le comunità erano molto numerose (specie in Polonia), una parte consistente della popolazione locale. Parlavano, come è noto, yddish, una lingua alto tedesca, con apporti slavi e ebraici scritta in caratteri ebraici, che diede luogo anche a una notevole cultura durata molti secoli. La propaganda anti ebraica e nazionalista ,presente non solo in Germania ma in tutta l’Europa dell’est ( i nazisti trovarono grande appoggio nelle popolazioni locali,diversamente dall’Occidente ) insisteva sul fatto che uno stato non poteva considerasi nazionale se vi era una cosi alto numero di stranieri ( cioè di ebrei)
Per esempio se si va a a Praga si tropva il Josefov (quartiere ebraico) con sinagoghe sefardite e aschenazite cosi come a L’viv (italiano:Leopoli) e cosi via: interi quartieri erano abitati da ebrei : si trattava certamente di molti milioni di individui Ora non esistono più nei paesi che furono occupati dai nazisti, lo stesso yddish dopo otto secoli non è più lingua parlata in Europa: sono fatti noti e facile da accertare; dove sono finiti tutte quegli individui ?
Alcuni certamente si rifugiarono in America ma solo pochi, nell’ordine di decine o al massimo centinaia di migliaia, altri poi finirono in Israele ma sempre nell’ordine di centinaia di migliaia
Allora dove sono finiti gli altri milioni, se non sono morti nei lager germanici dove furono deportati ?
Ricavo dalle stime del numero degli ebrei che si possono trovate un po
dovunque: basta fare un giro sul prezioso google
Da essi si ricava che le comunità parlanti yddish sarebbero state nel 39:
URSS(zone occupate) 2.100.000
Polonia 3.351.000
Cecoslovacchia 315.000
Ungheria 400.000
Romania 850.000
-------------------
totale: 7. 016 .000
Questo popolo non esiste più: basta guardare una qualunque statistica di questi
paesi: una parte pero si salvò, si nascose, e poi si rifugio in
America o in Israele: ma certamente furono meno di un milione: da questo
conteggio nasce la cifra di 6 milioni
Tuttavia riconosco che le cifre sono incerte, variabile: ma la dove si fa
una stima di 2 milioni possono essere un milione mezzo, magari anche un
milione ma non saranno certo 100.000
Per evitare il problema infinito di definire quale fosse il numero effettivo e
preciso abbiamo considerato solo gli Yddish (trascurando gli occidentali) Certamente
la comunità Yiddish,antica di otto secoli, contava vari milioni e gli emigrati
varie centinaia di migliaia: conseguentemente vari milioni ( non sappiamo quanti
esattamente ) mancano all' appello .
E’ vero che nessuno è in grado di contare i morti nei campi ma si sono contati i vivi che non ci sono: appunto intorno ai 6 milioni , forse meno o forse anche più
Ora mi si più dire che le camere a gas non esistevano, che non ci sono testimonianze e che molti fatti non tornano e tanto altro: non lo so, forse è vero ma il punto essenziale e’: ma dove sono i milioni di ebrei che mancano all’appello? certo non sono spariti per incanto: può darsi che non siano morti come la storia ufficiale racconta ma certo sono morti e a milioni nei campi nazisti
Quindi effettivamente vi è stato un genocidio
INTENZIONALITA'
Il secondo punto della shoah è la intenzionalità. Secondo i negazionisti non vi era volontà specifica della dirigenza nazista, di Hitler in persona, di sterminare gli ebrei, non esiste alcun documento che indichi una decisione di questo genere, che prevedesse lo sterminio degli ebrei: essa fu quindi qualcosa che avvenne senza essere propriamente programmata per il precipitare delle circostanze, cosi come avvenne la morte di tanti altri internati nei lager e non solo in quelli germanici
Una nazione all’estremo delle proprie forze non ha risorse sufficienti per prendersi cura di milioni di prigionieri e privilegia comprensivamente i propri combattenti e i propri cittadini: in tutta la Germania la fame era tanta e tante anche le malattie e tanti trovavano la morte negli stenti. Nei lager la situazione era ancora più grave, ovviamente: la morte della maggioranza degli ebrei sarebbe avvenuta quindi in conseguenza di tali terribili circostanze e non per un piano preordinato alle autorità, cosi come avvenne per milioni di altri prigionieri di tutte le nazionalità (soprattutto russi) .
In realtà anche gli ebrei stessi crederono che sarebbero stati spostati in qualche altro luogo, che avrebbero lavorato e che quindi era meglio non resistere per evitare conseguenze peggiori: e ordinatamente e disciplinatamente andarono verso una morte inimmaginabile. Di persecuzione contro gli ebrei ce ne erano state tante nella storia, poi la bufera passava e quindi era meglio non ribellarsi e lasciare che le cose andassero per il loro verso: mica potevano ucciderli tutti.
Ma questa convinzione non poteva essere comune a quelli che conoscevano la realtà effettiva e non e’ quindi sostenibile che la Shoah sia stata una specie di accidente della storia, non previsto o almeno non propriamente voluto.
Infatti le autorità non potevano non sapere che non era possibile tenere in lager milioni di ebrei e che quindi l’unica soluzione reale ed effettiva era quella dello sterminio che fosse propriamente organizzato o sopraggiunto per le terribili insostenibili condizioni.
Perchè continuare a distrarre mezzi e risorse per la cattura e il trasporto degli ebrei anche quando mancavano drammaticamente per le esigenze belliche?
Si pensi all'importanza bellica che potevano avere i treni e infatti sono documentate aspre contese con i militari per il loro uso
Perche usare materiale per i forni crematori che sarebbero state preziosi per lo sforzo bellico ?
Si pensi alla deportazione degli ebrei di Roma: perche impiegare tante risorse che potevano essere utili allo sforzo bellico?
La risposta è chiara: perche si considerava prioritaria, anche rispetto alla guerra stessa, la eliminazione degli ebrei: vi sono testimonianza che la dirigenza nazista era ossessionata follemente dagli ebrei: se non potevano vincere la guerra almeno sarebbero stati ricordati nei secoli per la eliminazione degli ebrei: avevano ragione ma non nel senso che credevano.
D'altra parte nè Eichmann nè altri condannati per crimini nazisti hanno mai negato la intenzionalità: la difesa di Eichmann e degli altri fu sempre che egli semplicemente eseguiva degli ordini e gli ordini erano di portare milioni di ebrei nei lager cosa, che in nessun caso poteva avere altro effetto che la loro morte. era un fatto che i dirigenti non potevano ignorare
UNICITA’
l terzo elemento che individua la shoah è la unicità
Un
punto essenziale del negazionismo è che, poichè vicende simili a quelle degli
ebrei si verificarono per tanti altri durante la Seconda Guerra Mondiale (e
altrove) non ha senso considerare eccezionale la shoah: se tutte sono shoah, non
esiste la shoah
In tutti i paesi c'erano campi di concentramento, in tutti si moriva di
stenti e soprattutto di malattie: milioni di russi morirono nei campi
germanici, solo il 5 % dei soldati tedeschi arresisi a Stalingrado tornò
in patria, moltissimi tedeschi morirono perfino nei campi alleati a fine
guerra: però per essi non si parla di Shoah
In realtà non solo la Seconda Guerra Mondiale ma
anche tutta la storia è piena di stragi, purtroppo: ma si tratta di fatti
compiuti nel
pieno delle battaglie: sempre morirono e muoiono oltre i combattenti anche i
civili ma perche le operazioni belliche in qualche modo li coinvolgono, lo
richiedono.
Se a Dresda o a Hiroshima morirono in tanti civili tuttavia quelle azioni
avevano un loro scopo, un loro necessita bellica.
Ma lo sterminio degli ebrei non aiutava per niente lo sforzo bellico
germanico anzi, come abbiamo visto, era di intralcio ad esso sottraendo risorse
preziose
Per questo la shoah non può essere paragonata a nessun altro fatto avvenuto
nella storia
Mai era (e sarebbe) avvenuto che componenti di un gruppo etnico, a
milioni, fossero presi, uno per uno, nelle proprie abitazioni, e tutti
insieme, uomini, donne, bambini e vecchi deportati in campi dai quali la
stragrande maggioranza non fece mai ritorno.
Mai era (e sarebbe) avvenuto che tutti questi non rappresentavano nessun
pericolo per le armate, che mai, in nessun caso, prendessero le armi o facessero
resistenza, spesso nemmeno si nascondevano
Mai era (e sarebbe) avvenuto che fossero perseguitati non per quello che
avessero fatto o almeno creduto che avessero fatto , nè personalmente nè
collettivamente, ma solo per il semplice fatto di appartenere a un gruppo
etnico
Mai era (e sarebbe) avvenuto che tante persone fossero uccise da un numero cosi
piccolo di assassini, in modo freddo spietato , scientifico .
Una cosa cosi atroce, come nessuna altra nella storia, fu possibile proprio
perche la sua enormità la rendeva incredibile: per questo milioni di ebrei
salirono sui treni, stringendosi i propri bambini, mai pensando che li
avrebbero portati a morte certa e atroce
I tedeschi dicevano: sono stranieri, li portiamo da qualche parte dove
possano vivere fra di loro: già questo fatto sarebbe stata una infamia, una
grande infamia, certamente: ma sono state tante le infamie della storia,tante
le pulizie etniche
Ma portare tutte quelle pacifiche famiglie allo sterminio era una cosa
assolutamente mai avvenuta nella storia, un fatto inconcepibile e per questo
nessuno poteva crederci
CONCLUSIONE
Nella storia ogni azione va giudicata in base alla morale del tempo ma per la shoah nessuna giustificazione o attenuante può essere invocata: la damnatio memoriae, la infamia eterna deve ricadere su quelli che la vollero
La damnatio memoriae era un uso della antica Roma nella quale quando un politico aveva commesso gravi crimini (Nerone) venivano rimossi tutti i segni del suo governo (statue lapidi stemmi ecc)
E’ una cosa che avviene anche modernamente :abbattiamo statue o cambiamo il nome ( Latina al posto di Littoria, Volgograd al posto di Stalingrado)
Tuttavia la damnatio
memoriae ha un significato piu profondo.
La storia in fondo giustifica tutto: si cercano le cause e gli effetti
non il giudizio morale che comunque deve essere quello dell’epoca. Quindi
anche Gengis Kan che ha operato le più grandi stragi della storia poi viene
giustificato, anzi considerato un grande della storia
Ma per qualche avvenimento, come per la Shoah e pochi altri ,viene fatta una eccezione: nemmeno storicamente può essere giustificato, e' il male che non ha giustificazione, al quale è dovuta una Infamia perenne
Questo non significa
necessariamente che tutto quello che affermano i
negazionisti sia falso: i numeri potrebbero essere abbastanza diversi da
quelli indicati cosi come anche le modalità: potrebbe essere anche vero che
le camere gas non abbiano mai funzionato, non so.
Anzi direi che è improbabile che sia tutto infondato quello che hanno
sostenuto i negazionisti che non sono solo frequentatori del bar dello
sport ma anche storici, uomini di cultura, docenti universitari