Pubblicato in " Appunti " gennaio     2015 n 1 ,anno XII       HOME

 

 

 E' poi la scuola italiana cosi scadente?

Giovanni De Sio  Cesari

 

 

Puntualmente ogni anno vengono resi noti  risultati di ricerche internazionali sulla scuola basate su prove oggettive e invariabilmente  il nostro paese finisce agli ultimi posti o comunque lontano  da quelli degli altri paesi avanzati fra i quali noi ci sentiamo

Tuttavia viene da pensare:  ma se la scuola italiana è una  delle ultime al mondo, se i nostri studenti sono quindi fra gli ultimi al mondo come mai  gli italiani  che hanno studiato in Italia non riescono mica tanto male nel mondo ? In verità non conosco statistiche che misurino il successo degli italiani nel mondo  ma non mi pare che essi  si trovino in condizioni di inferiorità  di preparazione nel competere con i colleghi degli altri paesi avanzati ( Europa o USA) .

E  non mi riferisco solo ai bravissimi che sono pur sempre  delle eccezioni, ma ai comuni laureati e tecnici : non si  è mai sentito che gli italiani all’estero trovino difficolta di competenze ( magari le trovano nel campo esistenziale )

 

 

Non  mi pare che importiamo cervelli ma che li esportiamo: non ricordo casi in cui si chiamino  professionisti stranieri perchè più bravi di quelli italiani, a prescindere, ovviamente di ambiti molto specialistici  in cui c’è un normale scambio di competenze nei quali  per altro noi non sfiguriamo. I nostri  laureati vanno all’estero perchè non trovano sbocco in Italia  ma il fatto è che essi  non sfigurano con i colleghi d’oltralpe. Se questo è vero allora significa che il prodotto finale della scuola italiana non è poi cosi scadente come farebbero intendere tante ricerche la cui attendibilità dovrebbe essere vagliata

Sarebbe  strano che una scuola formi professionisti validi  pur funzionando cosi   male

 

Innanzi tutto bisogna precisare  che i risultati italiani sono molto diversi secondo le regioni: alcune delle quali rientrano nelle  medie europee.  Non si tratta  quindi di un ritardo della scuola italiana ma solo di alcune regioni. Quindi il problema alla  fine è delle differenze interne all’ Italia.  Tuttavia spostando il problema all’interno del paese  si ripropone lo stesso  problema.  Non risulta affatto che quelli che hanno studiato al sud riescano peggio nelle professioni, nei pubblici concorsi nei più diversi campi della cultura  di quelli che hanno studiato al nord. Anzi in qualche caso appare proprio il contrario.   

 

Come spiegare questa discordanza. Si potrebbe ipotizzare che i test in uso non siano attendibili perchè misurano le  capacita piu facilmente misurabili e scolasticamente  rilevabili e meno quelle più profonde  che determinano veramente il successo professionale. il successo scolastico non è poi tanto predittivo di quello professionale:  non sempre  chi è primo a scuola risulta anche primo nella vita professionale  Diciamo semplicisticamente che i test valutano le capacita in atto, le conoscenze insomma, molto più della formazione

Si può pensare ad esempio che la scuola italiana dia una ampia base  teorica  più che una preparazione specifica professionale: la prima non è misurabile dai test,  come è la seconda.

 

Osserviamo pure che le ricerche internazionali vengono intese in modo errato. Si ritiene in sostanza che i risultati  degli alunni di una scuola dipendono semplicemente dalla scuola stessa cosi come  i prodotti di una fabbrica dipendono dalla industria stessa Ma  questo non è vero:  solo un parte non quantificabile dipende dalla scuola. il resto dipende  dal   punto di partenza degli alunni . Bisognerebbe  monitorare all’inizio e alla fine dell’anno scolastico per valutare l’efficacia dell’azione scolastica

 Non si puo inferire la efficacia di una scuola  semplicemente  dai risultati

 La formula che misura l’efficacia di un intervento educativo è infatti  :

SI + C = SF

(SI =situazione iniziale Sf= situazione finale  ,C = cambiamento, .in questo caso l’opera della scuola)

 Si applica invece semplicisticamante ed erratamente

C = SF

(azione della scuola = Profitto degli alunni)

 che è certamente errata: non si possono attribuire alla sola  scuola i risultati raggiunti dagli alunni

 

 La differenza fra le scuole del  nord e del sud   potrebbe essere interpretabile con la considerazione che i rispettivi ambienti  siano  a diversi livelli socio-culturali  A  un primo livello elementare  pesa di più  l’ambiente socio culturale mentre man mano che si procede all’università  questi condizionamenti  praticamente diventano  irrilevanti e quindi la preparazione viene  ad equivalersi.

Lo stesso fenomeno può essere rilevato anche nell’ambito della stessa citta.   :  nella quale   vi possono essere scuole a  livelli diversissimi : una cosa è una scuola ai Parioli, un’altra alla famosa Pietralata ( degli anni 70)

Con questo non si vuol disconoscere  l’importanza delle ricerche statistiche  ma occorre vedere cosa realmente misurano  la qual cosa non è facile se non  scorporiamo, approfondiamo, distinguiamo e cosi via

I  risultati  che vengono conosciuti comunemente spesso  sono fuorvianti

 

 

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