Sikhismo
Giovanni De Sio Cesari
STORIA
Il sikhismo è un religione che conta un numero modesto di seguaci, stimato intorno ai 18 milioni .Tuttavia ha un ruolo importante in India per l’attivismo politico, economico e militare dei suoi seguaci: ad esempio l’attuale primo ministro indiano Manmohan Singh è un sikh
I sikh si riconoscono immediatamente alla vista perchè non si tagliano mai barba e capelli, raccolti ordinatamente in un turbante e anche dal nome perchè ad esso aggiungono sempre il temine singh ( leone) per gli uomini e Kaur" (leonessa) per le donne
Il sikhismo nasce come
religione sincretica fra islamismo e induismo, un tentativo per superare la
contrapposizione religiosa e porre un freno alle guerre di religione che
insanguinarono l’India per secoli. Dopo il mille infatti in India si
riversarono ondate di invasioni di mussulmani di varie etnie scatenando una
serie infiniti di conflitti e guerre sanguinose . Alla fine del 1400
nel Punjab, il guru Nanak
fondo un nuovo culto che intendeva sintetizzare il islamismo e induismo
cogliendo l’essenziale delle due religioni che, secondo la sua dottrina si
potevano quindi conciliarsi mettendo fine a secoli di guerre. Ma il tentativo
non ebbe esito pratico: la stragrande maggioranza dei seguaci delle due
religioni rimasero fermi sulle loro posizioni e in pratica il sikhismo si pose
come una terza fazione religiosa in conflitto più o meno aperto con le altre due
fedi .
Dopo Nanek si ebbero altri 9 guru che guidarono il movimento fino alla morte
dell’ultimo avvenuto nel 1708: il loro insegnamento costituisce il credo dei
sikh, termine che significa infatti discepolo. Man mano venero a costituire
una etnia e un proprio un stato in conflitto con gli altri stati ed etnie.
Costruirono grandi templi con una architettura originale dei quali il più
importante, nella loro citta sacra di Amritsar : il Harmandir Sahib (
tempio di Dio), noto comunemente in Occidente come Tempio d’oro. Verso la
meta dell’ 800 il loro stato fu assorbito dai domini inglesi e molti sikh si
arruolarono nell’esercito coloniale
inglese e costituirono i
reparti piu agguerriti e fedeli : anche quando tutti gli altri soldati indiani
( indu o mussulmani) si ammutinarono nel 1857 (rivolta del aepoys) ,i sikh
rimasero fedeli all’imghilterra. Al momento dell’indipendenza indiana, nel
1947, la linea di demarcazione fra lo stato mussulmano del Pakistan e quello
induista dell’Unione Indiana passava per il loro territorio: la quasi totalità
di quelli che sarebbero restati nel Pakistan si rifugiò pero in India
Una grave crisi dei rapporti con il resto della popolazione indiana si ebbe intorno agli anni ’80. Nacque un movimento separatista di sikh. di non grande consistenza, in verità. Accadde pero che i separatisti al comando di Jarnail Singh Bhindranwale inseguiti dall’esercito indiano si rifugiarono nel Tempio d’oro. L’esercito indiano confidando in una operazione rapida attaccarono i ribelli. Questi, asserragliati nel tempio resistettero accanitamente Ne usci una vera battaglia con più di 600 morti e una parziale distruzione del tempio stesso
La profanazione del tempio ( non il separatismo) scatenò allora l’ira generale della comunità sikh. Il primo ministro indiano Indira Gandhi non volle sostituire la guardia presidenziale composta proprio da sikh: due guardie allora la assassinarono per vendicare la profanazione. in seguito a questi fatti scoppiarono disordini dappertutto fra sikh e indu nei quali persero la vita , si stima, circa 10.000 di essi Lentamente però il conflitto si è ricomposta e attualmente il primo ministro è un sikh, proposto e sostenuto proprio dalla famiglia Gandhi che ha voluto cosi mostrare chela responsabilità dell’azione di alcuni di essi non va imputata a tutta la comunità .
DOTTRINA
Tutta la dottrina dei sikh è contenuta nel “Adi granth” ( il primo libro) compilato dai guru fondatori : esso viene venerato analogamente alla torah degli ebrei: nei templi non vi sono immagini ma il adi granth verso il quale si mostra riverenza
Le teorie religiose dei Sikh cercano di fondere due concezioni molto diverse della divinità: quella mussulmana (analoga a quella cristiana) che vede Dio come trascendente, creatore del mondo e che resta estraneo ad esso e quella indù che invece è caratterizzata dal panteismo, dalla identificazione fra dio e mondo : dal punto di vista strettamente teorico il tentativo non è riuscito e non poteva riuscire
Si pone all’inizio di tutta la realtà un unico Dio concepito in modo personale : da lui emana il mondo illusorio della molteplicità ( maya secondo la dizione indu). Da dio pure emanano le anime degli uomini come fossero delle faville che si uniscono ai corpi e soggiacciono quindi alle passioni della illusorietà . Le anime sono quindi soggette alla metempsicosi: alla morte possono, secondo le azioni compiute, reincarnarsi in altri uomini o in altre forme di vita: per sottrarsi alle sofferenze della vite occorre il giusto amore di Dio e la vera conoscenza di Dio Occore rendersi conto che nulla esiste veramente al di fuori di dio e occorre la volontà di ricongiungersi a Lui
Dio, quindi, è concepito sia come trascendente che immanente perchè il mondo ( maya) non esiste al di fuori di Dio
Benchè Dio sia unico, essi tuttavia ammettono una serie di dei secondari intesi, alla maniera indu, come spiriti potenti ,emanazioni dell’unico Dio
Anche nell’ambito dei Sikh esistono dei mistici che si dedicano alla meditazione e alla preghiera e: si definiscono Udasi (_ straniati dal mondo ) e corrispondono ai Shadu indu o ai dervisci islamici
A livello morale da una parte si afferma la assoluta dipendenza da Dio di ogni azione ma dall’altra si danno una serie molto ampia di precetti morali da seguire. La volontà determinante di Dio e la liberta etica non sono viste come antitetiche ma questo in effetti avviene anche nell’islamismo ( e anche nella Riforma Protestante). I Sikh comunque mostrano grande impegno nel seguire le vie della virtù, dell’onesta
Nell’etica dei sikh occorre innanzi tutto ricordare dio in ogni momento Esiste poi una etica del lavoro che deve essere sempre onesto : il guadagno deve essere condiviso con i correligionari n più poveri: non vi sono quindi preso di loro persone in grandi miseria
E vietato l’uso di alcolici, droghe e anche di tabacco
Si afferma anche un buona condizione della donna in stridente contrasto con quella generale dell’india.
Molta importanza come segno di distinzione sono alcuni usi e riti . Non si tagliano mai i capelli perché il corpo umano è immagine di dio, si legge e si recita i libro sacro dell’adi grandh ( a somiglianza del corano), si mangiano cibi particolari in in alcune ricorrenze ,vi è una suggestiva funzione di iniziazione chiamata pahul. Osservano regole specifiche nella macellazione per non far soffrire gli animali
Nel complesso quidndi i i sikh sono molto più vicini agli indù che ai mussulmani : in realtà essi possono essere considerati come una setta indù