Gli Armeni
Giovanni De Sio Cesari
Il primo popolo cristiano
Gli Armeni si considerano il primo popolo cristiano del mondo. Infatti l'adozione del cristianesimo in quel paese risale al 301 d. C. mentre l'editto di Costantino che mise fine alle persecuzione contro i cristiani nell’Impero Romano è del 313 d. C. D'altra parte, l’editto costantiniano diede solo libertà di culto ai cristiani come a tutte le altre religioni e solo con Teodosio, nel 380 d. C., con l’editto di Tessalonica, il cristianesimo divenne religione di stato nell'Impero.
In Armenia il re Trdit aveva iniziato una grave persecuzione contro i cristiani, analogamente a quanto accadeva nello stesso tempo nell'Impero con Diocleziano. Tuttavia in seguito il re si convertì egli stesso al cristianesimo sulla predicazione di San Gregorio l’Illuminatore e quindi in tutto il regno il cristianesimo si diffuse emarginando i culti pagani precedenti
In Italia il santo è conosciuto come San Gregorio Armeno: a lui è dedicata una delle più belle chiese di Napoli e l’adiacente strada dove fiorisce l’arte presepiale.
Secondo la leggenda Gregorio era il segretario del re ma questi lo fece gettare in una fossa dove c’erano serpenti e scorpioni perche era cristiano. Ma San Gregorio Illuminatore rimase in questa fossa per tredici anni, mangiando soltanto un po’ di pane che una donna gettava nella fossa. Il re quindi si ammalò gravemente e l’Arcangelo Gabriele gli fece sapere che sarebbe stato guarito solo da Gregorio come infatti avvenne. Allora Trdit si converti al cristianesimo e Gregorio battezzò la famiglia reale ,la corte e poi man mano tutto il popolo divenne cristiano ascoltando la sua predicazione del Vangelo.
Secondo quanto riporta la tradizione armena il cristianesimo era stato introdotto fin dai tempi evangelici da due dei dodici apostoli che avevano accompagnato e conosciuto direttamente Gesù:Giuda Taddeo e Bartolomeo
Di Giuda Taddeo i Vangeli non dicono nulla di particolare e il suo nome appare semplicemente insieme a quello degli altri apostoli quando Gesù decise di eleggerli. Il vuoto è stato riempito da una serie di racconti leggendari dei secoli successivi. Secondo la tradizione sarebbe stato il primo Catholicos (patriarca) dell’Armenia
Analogamente Bartolomeo viene nominato come uno degli apostoli, originario di Cana, in Galilea, nel vangelo di Giovanni viene indicato con il nome di Natanaele, Secondo la tradizione armena sarebbe stato il secondo Catholicos degli Armeni dopo Taddeo
Si tratta di racconti non verificabili storicamente ma è comunque certo che la predicazione evangelica raggiunse prestissimo anche l'Armenia la cui comunità cristiana quindi è fra le più antiche, se non proprio la più antica.
Le Chiese armene
Per secoli dopo il concilio di Nicea, (325 d. C.) nell'impero Romano dì Oriente il cristianesimo fu funestato dalle cosi dette dispute cristologiche cioè da eresie riguardanti la natura del Cristo che molto volte nascondevano in effetti contrasti politici ed economici. Il regno di Armenia era fuori dell'Impero Romano e quindi non segui le definizioni dogmatiche che divenivano canoniche e accettate dal complesso del cristianesimo. Si mantenne quindi nella dottrina della Chiesa Armena una delle infinite versioni del monofisismo (analogamente ai copti d'Egitto,ai Caldei di Assiria e ad altre comunità orientali.) Tale dottrina è conservata attualmente dalla chiesa cristiana maggioritaria degli Armeni che si autodefinisce "Chiesa Apostolica di Armenia" in quanto ritiene di aver ricevuto l'insegnamento direttamente dagli apostoli, Bartolomeo e Taddeo, come abbiamo visto. Esiste però anche una Chiesa Armena cattolica. Le invasioni mussulmane infatti isolarono gli Armeni che tra i propri monti conservarono la fede religiosa senza che ci fossero significative conversioni all'Islam ma perdendo ogni rapporto con il resto della cristianità. Nel ‘700 si riallacciarono i rapporti con il cristianesimo occidentale e una parte della chiesa armena ritornò nella comunione con la chiesa Cattolica. Vicende simili si ebbero con le altre comunità orientali : in Egitto solo una sparuta minoranza si ricongiunse alla Chiesa Cattolica , in Assiria ( Iraq) i caldei e in India i Mencarici aderirono invece nella grande maggioranza: presso gli Armeni aderi all’unione invece una minoranza ma abbastanza consistente . Attualmente si stima che gli aderenti alla Chiesa Apostolica siano 9 milioni, quelli alla comunità cattolica 500 mila . Esiste anche una piccola chiesa di ispirazione protestante con comunità sparse soprattutto nel mondo occidentale
Una storia difficile
La storia degli Armeni è molto complessa e tormentata
Il territorio originario degli Armeni era costituito dal territorio montuoso fra la Anatolia (Cappadocia) e Caucaso, attualmente diviso fra la Turchia e la attuale repubblica di Armenia ex sovietica. Tuttavia fin dalla antichità molti Armeni emigrarono in tutto l'oriente e in seguito anche in occidente distinguendosi per la loro intraprendenza e successo economico. Una storia simile quindi a quella degli ebrei anche se a differenza di questi ultimi conservarono le loro sedi tradizionali. Comunità armene quindi sono presenti un po dappertutto, Ricordiamo quella presente in Terra Santa. Nel centro storico di Gerusalemme si trova ancora un quartiere armeno accanto a quello mussulmano e a quello cristiano: una delle comunità che gestisce i Luoghi Santi è quella armena ( insieme a cattolici e ortodossi:)
Fra le altre, una comunità molto interessante si trovava a L'viv (Leopoli, Ucraina) fin dall'alto medioevo ma attualmente rimangono solo i monumenti.
Politicamente nella storia gli Armeni hanno costituito una propria entità politica autonoma nel medioevo e, da pochi anni ,dopo la dissoluzione della Unione Sovietica. In genere, però erano inglobati in stati e imperi limitrofi. Nel '800 il territorio armeno veniva diviso in due parti ,una parte rimase nell'Impero Ottomano ( odierna Turchia) e una parte entrò a far parte dell'impero dello zar di Russia ( attuale repubblica di Armenia )
Il genocidio
Questa divisione fu il prodromo del genocidio armeno, il primo dell'epoca moderna,seguito poi a quello degli ebrei nella Seconda Guerra Mondiale e dei Tutsi nel 1994
Nel 1915 nell'ambito della Prima Guerra Mondiale iniziarono le ostilità fra Turchia e Russia. Il terreno di scontro passava proprio nella divisione delle due parti dell'Armenia. I Turchi accusarono gli Armeni di essere dalla parte dei loro nemici Russi per la comunanza della religione: In effetti nell'Armenia turca serpeggiava il malcontento contro i Turchi e una generale simpatia verso i correligionari russi. Ci furono allora progrom contro gli ameni un po in tutta la Turchia. La tragedia esplose, però, quando le autorità turche, temendo di essere presa alle spalle da una sollevazione armena, decisero di deportare tutti gli Armeni in un altra parte dell'impero ai confini con la Siria La mancanza di mezzi adeguati rendeva praticamente il trasferimento assolutamente impossibile. Gli Armeni furono costretti a marciare a piedi senza rifornimenti, perirono in massa a causa delle terribili condizioni .I loro beni e le loro terre furono prese dai turchi che tuttora le detengono
Il genocidio armeno ha avuto strascichi e polemiche che si sono trascinati fino ai nostri giorni. I Turchi infatti negano con veemenza che vi sia stato un genocidio, anzi, addirittura, secondo una legge turca costituisce un reato gravemente punito sostenere che vi sia stato un genocidio. I Turchi sostengono che vi sia stata solo una guerra terribile in cui caddero sia Armeni che Turchi e che gli Armeni sono solo fuggiti dalle loro sedi per sottrarsi alla guerra rifugiandosi altrove. Gli Armeni invece insistono sul fatto che fu un vero e propio il genocidio, che non si tratta di semplici effetti sia, pure tragici, di una guerra ma esistette una vera e propria volontà di annientare questo popolo cristiano , una vera e deliberata pulizia etnica. La tesi degli Armeni è generalmente condivisa in tutto l'Occidente e gli studiosi hanno ricostruito attentamente tutte le fasi della tragedia. Il problema è stato posto a livello politico in occasione della richiesta di ingresso della Turchia nell'Unione Europea. Si è detto che se la Turchia non riconoscere la realtà del genocidio non può entrare in Europa perche vuol dire che non è ancora abbastanza democratica. Insomma abbiamo un contenzioso analogo a quello del cosi detto negazionismo dell'Olocausto.
Noi riteniamo che effettivamente vi sia stato un genocidio ma che, come anche nel caso del negazionismo, la verità storica non può essere imposta per legge e su pressione politica.
In ogni caso la realtà indiscutibile è che i territori dell’Anatolia che per millenni sono stati abitati dagli Armeni sono ormai abitati da Turchi ma questo è un fenomeno che riguarda anche i Greci che, presenti fin dall’antichità in Anatolia, sono stati cacciati e si sono rifugiati in Grecia salvando almeno la vita. Tutta l'Anatolia, dopo la Prima Guerra Mondiale, per effetto della politica nazionalista di Kemal Ataturk, è ora abitata solo da islamici e la ampia presenza cristiana che era la più antica al mondo è stata del tutto cancellata. Non rimangono infatti cristiani in Turchia come invece ne esistono ancora nel resto del Medio Oriente. In politica il nazionalismo orientato in senso moderno e occidentale è riuscito a cancellare la presenza cristiana nello spazio di qualche anno mentre il fanatismo religioso non vi era riuscito attraverso i secoli.