LUCE NE

LUCE NEL MONDO

 

Nel vangelo di Giovanni troviamo :” Io son venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me, non rimanga nelle tenebre”. (Giov 12:45) ma la stessa locuzione e  soprattutto lo stesso concetto è comune in tutta la predicazione evangelica. Proprio perchè il Cristo è la luce del mondo il suo messaggio (evangelio)  deve essere diffuso nel mondo, deve essere offerto a tutti gli uomini, a tutti i popoli, in tutti i tempi. E’ questo il carattere fondamentale della apostolicità della Chiesa. In questo spirito si muove tutto il libro del papa: far conoscere la luce del Cristo attraverso tutti mezzi possibili nel mondo moderno  

Ciò però che è originale  e che non ha precedenti nella storia è che il papa in   questo libro (come nei precedenti) non parla ex cathedra o  comunque come capo ed in nome della Chiesa Cattolica  ma come un privato fedele che ci parla della sua vicenda personale.

 La cosa, in realtà non è priva di difficoltà: può un papa distinguere nei suoi scritti la persona privata dal suo supremo  ruolo ? Certo Benedetto XVI  ha ben ponderato la cosa, come ha fatto anche nelle sue precedenti esperienze e ha giudicato che anche la sua testimonianza personale di un uomo chiamato a ricoprire  la massima carica della cattolicità può essere utile a diffondere il messaggio evangelico ,”la luce nel  mondo” appunto, così come appare nel suo orizzonte personale: una testimonianza di vita, insomma.

Il libro nasce dalle conversazioni che il papa ha tenuto o con il giornalista tedesco Peter Seewal che in effetti ha redatto il  testo

 Prima della pubblicazioni sono corse  anticipazioni  che, però, avulse dal testo hanno focalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica su alcuni punti che, al di fuori  dal complesso del testo, hanno dato la idea di uno scritto sensazionale,  di una specie di svolta improvvisa. Ma certamente il libro  del papa non può essere nulla di sensazionale che stravolga gli insegnamenti e le posizioni della Chiesa  che mutano e si evolvono secondo ritmi ben diversi da quelli del tabloid

Non troviamo quindi nel libro nulla di sensazionale ma la presentazion della avventura della fede,  di un mondo rischiarato dalla “luce del mondo” : nulla di piu ma nulla di meno e non è certo poco.

 Appare un papa umile, semplice, con una profonda unione con Dio. «Ecco – dice – ho potuto fare una cosa che non veniva da me».

Il libro si divide in 3 capitoli: I segni dei tempi, in cui si affrontano le principali tematiche di attualità; Il Pontificato, sulla missione e l’azione di Benedetto XVI sino ad oggi, e Verso dove andiamo? sulle domande più profonde della vita.

Difficile fare una sintesi senza banalizzare o fuorviarne  il pensiero: comunque  possiamo dare qualche accenno che non vuole essere certamente un riassunto del libro che va letto direttamente

 

 Lo shock della  pedofililia I fatti non lo  hanno colto di sorpresa del tutto In quanto già si era occupato di casi in America ed Irlanda ma  le dimensioni sono state uno shock enorme. Vedere il sacerdozio improvvisamente insudiciato in questo modo, e con esso  la stessa Chiesa Cattolica, è stato difficile da sopportare. Era importante però non dimenticare che nella Chiesa il bene esiste e non soltanto queste cose terribili. E’ vero che i media hanno mostrato del compiacimento per i mali della Chiesa ma questo è potuto avvenire proprio perche nella Chiesa c’era il male 

Tolleranza  C’è la tendenza che la ragione occidentale sostenga di avere finalmente riconosciuto ciò che è giusto e avanzi così una pretesa di totalità :in questo modo    la tolleranza verrebbe  abolita in nome della tolleranza stessa. Nessuno è costretto ad essere cristiano. ma  nessuno deve essere costretto a vivere secondo la «nuova religione», come fosse l'unica e vera, vincolante per tutta l'umanità.

 Islam in Europa:  E’  naturale che da noi i musulmani possano riunirsi in preghiera nelle moschee come sarebbe auspicabile che avvenisse anche per i cristiani nei paesi a maggioranza islamica  Per  quanto riguarda il burqa, non vede ragione di una proibizione generalizzata. : non si deve ammettere  l’imposizione forzata  ma si deve salvaguardare la libera scelta delle  donne  mussulmane. 

L'ebraismo Riconosce   la profonda unità fra Antico e Nuova Testamento e che quindi il secondo va letto alla luce  del primo. Per quanto accaduto con il nazismo  siamo spinti a guardare al popolo d'Israele con umiltà, vergogna e amore. Nel  suo annuncio della fede cristiana doveva essere centrale il rispetto degli  ebrei. In questa prospettiva ha operato anche alcune modifiche della liturgia  in modo che non si pregasse più direttamente per la conversione degli ebrei in senso missionario, ma perché il Signore affretti l'ora storica in cui noi tutti saremo uniti.

 La Chiesa Non si deve intendere la Chiesa come istituzione, come organizzazione, ma come organismo vivente, nel quale tutti operano l'uno per l'altro e l'uno con l'altro secondo gli insegnamenti di San Paolo. È importante capire questo, e dunque intendere la Chiesa non come un apparato che deve fare di tutto — pure l'apparato le appartiene, ma entro dei limiti — bensì come organismo vivente che proviene da Cristo stesso.

 I novissimi La nostra predicazione, nel nostro tempo in pratica  è ampiamente orientata, in modo unilaterale, alla creazione di un mondo migliore, mentre il mondo realmente migliore quasi non è più menzionato. Certo, bisogna venire incontro alle esigenze del momento , di parlare di quello che è nell’orizzonte immediato dei fedeli. Ma il compito della Chiesa è quello di andare al di la  dell’orizzonte terreno: I   novissimi (inferno, purgatorio paradiso)  appaiono irreali per gli uomini di oggi che vorrebbero al loro posto risposte concrete per l'oggi. Ma il compito della Chiesa è di mostrare che oltre questa vita materiale, c'è il giudizio, c'è la grazia e l'eternità. In questo senso dobbiamo anche trovare parole e modi nuovi, per permettere all'uomo di sfondare il muro del finito.

 

L MONDO

 

Nel vangelo di Giovanni troviamo :” Io son venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me, non rimanga nelle tenebre”. (Giov 12:45) ma la stessa locuzione e  soprattutto lo stesso concetto è comune in tutta la predicazione evangelica. Proprio perchè il Cristo è la luce del mondo il suo messaggio (evangelio)  deve essere diffuso nel mondo, deve essere offerto a tutti gli uomini, a tutti i popoli, in tutti i tempi. E’ questo il carattere fondamentale della apostolicità della Chiesa. In questo spirito si muove tutto il libro del papa: far conoscere la luce del Cristo attraverso tutti mezzi possibili nel mondo moderno  

Ciò però che è originale  e che non ha precedenti nella storia è che il papa in   questo libro (come nei precedenti) non parla ex cathedra o  comunque come capo ed in nome della Chiesa Cattolica  ma come un privato fedele che ci parla della sua vicenda personale.

 La cosa, in realtà non è priva di difficoltà: può un papa distinguere nei suoi scritti la persona privata dal suo supremo  ruolo ? Certo Benedetto XVI  ha ben ponderato la cosa, come ha fatto anche nelle sue precedenti esperienze e ha giudicato che anche la sua testimonianza personale di un uomo chiamato a ricoprire  la massima carica della cattolicità può essere utile a diffondere il messaggio evangelico ,”la luce nel  mondo” appunto, così come appare nel suo orizzonte personale: una testimonianza di vita, insomma.

Il libro nasce dalle conversazioni che il papa ha tenuto o con il giornalista tedesco Peter Seewal che in effetti ha redatto il  testo

 Prima della pubblicazioni sono corse  anticipazioni  che, però, avulse dal testo hanno focalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica su alcuni punti che, al di fuori  dal complesso del testo, hanno dato la idea di uno scritto sensazionale,  di una specie di svolta improvvisa. Ma certamente il libro  del papa non può essere nulla di sensazionale che stravolga gli insegnamenti e le posizioni della Chiesa  che mutano e si evolvono secondo ritmi ben diversi da quelli del tabloid

Non troviamo quindi nel libro nulla di sensazionale ma la presentazion della avventura della fede,  di un mondo rischiarato dalla “luce del mondo” : nulla di piu ma nulla di meno e non è certo poco.

 Appare un papa umile, semplice, con una profonda unione con Dio. «Ecco – dice – ho potuto fare una cosa che non veniva da me».

Il libro si divide in 3 capitoli: I segni dei tempi, in cui si affrontano le principali tematiche di attualità; Il Pontificato, sulla missione e l’azione di Benedetto XVI sino ad oggi, e Verso dove andiamo? sulle domande più profonde della vita.

Difficile fare una sintesi senza banalizzare o fuorviarne  il pensiero: comunque  possiamo dare qualche accenno che non vuole essere certamente un riassunto del libro che va letto direttamente

 

 Lo shock della  pedofililia I fatti non lo  hanno colto di sorpresa del tutto In quanto già si era occupato di casi in America ed Irlanda ma  le dimensioni sono state uno shock enorme. Vedere il sacerdozio improvvisamente insudiciato in questo modo, e con esso  la stessa Chiesa Cattolica, è stato difficile da sopportare. Era importante però non dimenticare che nella Chiesa il bene esiste e non soltanto queste cose terribili. E’ vero che i media hanno mostrato del compiacimento per i mali della Chiesa ma questo è potuto avvenire proprio perche nella Chiesa c’era il male 

Tolleranza  C’è la tendenza che la ragione occidentale sostenga di avere finalmente riconosciuto ciò che è giusto e avanzi così una pretesa di totalità :in questo modo    la tolleranza verrebbe  abolita in nome della tolleranza stessa. Nessuno è costretto ad essere cristiano. ma  nessuno deve essere costretto a vivere secondo la «nuova religione», come fosse l'unica e vera, vincolante per tutta l'umanità.

 Islam in Europa:  E’  naturale che da noi i musulmani possano riunirsi in preghiera nelle moschee come sarebbe auspicabile che avvenisse anche per i cristiani nei paesi a maggioranza islamica  Per  quanto riguarda il burqa, non vede ragione di una proibizione generalizzata. : non si deve ammettere  l’imposizione forzata  ma si deve salvaguardare la libera scelta delle  donne  mussulmane. 

L'ebraismo Riconosce   la profonda unità fra Antico e Nuova Testamento e che quindi il secondo va letto alla luce  del primo. Per quanto accaduto con il nazismo  siamo spinti a guardare al popolo d'Israele con umiltà, vergogna e amore. Nel  suo annuncio della fede cristiana doveva essere centrale il rispetto degli  ebrei. In questa prospettiva ha operato anche alcune modifiche della liturgia  in modo che non si pregasse più direttamente per la conversione degli ebrei in senso missionario, ma perché il Signore affretti l'ora storica in cui noi tutti saremo uniti.

 La Chiesa Non si deve intendere la Chiesa come istituzione, come organizzazione, ma come organismo vivente, nel quale tutti operano l'uno per l'altro e l'uno con l'altro secondo gli insegnamenti di San Paolo. È importante capire questo, e dunque intendere la Chiesa non come un apparato che deve fare di tutto — pure l'apparato le appartiene, ma entro dei limiti — bensì come organismo vivente che proviene da Cristo stesso.

 I novissimi La nostra predicazione, nel nostro tempo in pratica  è ampiamente orientata, in modo unilaterale, alla creazione di un mondo migliore, mentre il mondo realmente migliore quasi non è più menzionato. Certo, bisogna venire incontro alle esigenze del momento , di parlare di quello che è nell’orizzonte immediato dei fedeli. Ma il compito della Chiesa è quello di andare al di la  dell’orizzonte terreno: I   novissimi (inferno, purgatorio paradiso)  appaiono irreali per gli uomini di oggi che vorrebbero al loro posto risposte concrete per l'oggi. Ma il compito della Chiesa è di mostrare che oltre questa vita materiale, c'è il giudizio, c'è la grazia e l'eternità. In questo senso dobbiamo anche trovare parole e modi nuovi, per permettere all'uomo di sfondare il muro del finito.