UNA RIFLESSIONE AL GIORNO

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28 novembre 2005

IL COMUNISTA 

Il comunismo come vissuto della gente ha poco a che fare con struttura e sovrastruttura  o con la caduta tendenziale del saggio di profitto 

Esso invece è una aspirazione alla giustizia , all’uguaglianza, alla libertà ,al Bene non a questo o quel bene  ma proprio  al BENE  .

 Il  capitalismo giustificava le disuguaglianze e metteva a fondamento  l’egoismo individuale, il nazionalismo teorizzava la guerra ed esaltava l’egoismo nazionale, il colonialismo affermava la superiorità di alcuni popoli su altri e giustificava  il dominio degli uni sugli altri

 Ma il comunismo no, parlava di uguaglianza, di solidarietà di pace.

 

Ma il comunismo era ancora qualcosa di più era l’idea che il male della   terra non esisterà per sempre  ma che può essere eliminato, che la malvagità dipende solo da una società sbagliata e che se  essa sarà corretta gli uomini si libereranno per  sempre della catene dell’egoismo

 Per questo il comunismo attrasse sempre i  i giovani, gli animi generosi,   coloro che erano affamati di giustizia . i poeti e gli artisti. Per questo il comunismo ebbe i suoi martiri, uomini di ogni condizione età e popolo che sopportarono affanni e morte con gioia, come i martiri cristiani ma senza speranza di premio personale  ma solo per una umanità  redenta