UNA RIFLESSIONE AL GIORNO

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27 dicembre 2004

MO' VENE NATALE

Un antica strofa popolare napoletana recitava

Mo' vene Natale
nun tengo denari
me faccio na pippa
e me vaco a curcą

 
 Ci ricorda i tempi, qualche generazione fa, in cui la fame era la assidua.  sgradita compagna della maggior parte della gente. Avvicinandosi Natale  molti padri di famiglia pensavano quindi che non avevano modo di preparare il cenone di Natale. Intervenivano allora conventi, parrocchie, dame della caritą e fondazioni benefiche perchč almeno nel giorno di Natale tutti potessero sfamarsi a sazietą. Non ci si fa caso, ma nel presepe tradizionale  napoletano appare una grande quantitą di pietanze e cibi che non c'entrano affatto con la Nativitą. Questo perchč la povera gente vedeva qual giorno come quello in cui la antica  fame aveva  pausa: erano i tempi in cui non si temeva, come ora, che il pranzo natalizio ci facesse prendere qualche chilo di troppo.