UNA RIFLESSIONE AL GIORNO
7 aprile 2005
BUONI E BUONISTI
Non si deve credere che il “buono” (il giusto il saggio. il virtuoso, il santo) sia una persona accomodante e sempre un “simpaticone”. Il ”buono” è colui che si oppone a (quello che egli crede ) male ( errore, vizio) che è sempre abbondante nel mondo e quindi entra fatalmente in contrasto con gli altri. Infatti la figura del "buono" è quasi sempre quello del perseguitato. Cosi Socrate fu condannato a morte dai suoi concittadini perchè li rimproverava e anche nei Vangeli si dice pure “ non sono venuto a metter pace, ma la spada perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, la figlia da sua madre” perchè chi pratica la virtù deve anche sapere dire dei no dolorosi anche alle persone che ama. Non è buon padre (maestro, governante) colui che dice sempre si
Il “buonista “ invece è colui che per non inimicarsi gli altri, per essere simpatico e popolare si adegua al conformismo prevalente e dice sempre di. Può essere anche solo una persona debole, non cattiva, ma certamente non è un “ buono”