UNA RIFLESSIONE AL GIORNO
13 febbraio 2015
Come combattere il jihadismo
il terrorismo islamico non può essere combattuto a posteriori cioe colpendo gli autori come avviene ordinariamente nel diritto penale anche perche gli autori in genere non sopravvivono e comunque cercano o sono pronti alla shaudada ( martirio)
Noi dobbiamo allora reprimere la predicazione jihadista: questo significa distinguere gli iman “buoni” da quelli “cattivi”, la predicazioni che porta al dialogo pacifico e quella che invece puo portare allo scontro , al temuto Jihad .Cosa tutta altra che facile a fare , Le distinzioni non sono poi cosi nette e soprattutto difficilmente identificabili da un funzionario di polizia. In pratica poi che fare: mettere in carcere ( e con quali accuse) o spedire nel paese di origine dove ci penseranno i suoi connazionali ( vi ricordate di Abu Omar?)
Dare mandato ai servizi segreti di fare un repulisti di tutti quelli che vagamente potrebbero essere contigui ai jihadisti ?
Fare pressioni sulle comunità islamiche perche combattano esse stesse il jihadismo: il che significherebbe in pratica ritenere tutti gli islamici responsabili di di quello che solo pochissimi di essi fanno.
In realtà noi non possiamo mantenere le nostre liberta e il nostro sistema di garanzie e combattere efficacemente il Jihadismo.