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UNA RIFLESSIONE AL GIORNO

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4 marzo 2014

Comunismo e felicità

Il comunismo nella sua ultima fase (dal 68) devio l'attenzione  dal problema economico a quello della felicità  dell’uomo ( si parlò di alienazione):  tutto  il male morale e la infelicità degli uomini deriverebbero  dallo spirito di competitività, dal consumismo, dall’avidità promossa dal capitalismo. Gli avversari invece non pongono fra i fini dello stato la felicità  e comunque pensano che il progresso economico sia da preferire alla povertà perche comunque rende possibile  aiutare i deboli, gli emarginati  gli invalidi ecc