UNA RIFLESSIONE AL GIORNO
22 giugno 2006
Bi-partitismo e multi partitismo
Un problema fondamentale di ogni democrazia consiste nella organizzazione del consenso: se volessimo rappresentare tutti gli elettori dovremmo avere tanti partiti quanti sono gli elettori perchè ognuno ha una sua idea personale Si stabilisce allora una soglia minima di voti: se abbiamo molti partiti (come in Italia, sostanzialmente anche ora ):è vero che tutte le tendenze sono rappresentate ma a parte la prevedibile paralisi dell'azione di governo avviene poi che un piccolo partito situato in situazione strategica finisca con l'imporsi alla maggioranza fatto chiaramente antidemocratico. Formando solo due schieramenti invece oltre l'effetto di una maggiore governabilità abbiamo anche una maggiore democraticità: infatti i due partiti per sperare di essere vincenti debbono muoversi verso il centro cioe verso quel punto dello schieramento politico che costituisce una specie di punto di maggiore sintesi dell'elettorato. In questo modo i due partiti si avvicinano moltissimo ma il loro punto è quello medio dell'opinione pubblica: vince in realtà che è più vicino a quel punto di consenso medio e in genere per pochi voti perche sostanzialmente le due posizioni si equivalgono. Avremo cosi una effettivo governo della maggioranza ( cioe del punto di convergenza dell'elettorato ) e no si subiranno invece il ricatto di piccole minoranze che finiscono con l'imporsi alla maggioranza .