UNA RIFLESSIONE AL GIORNO
17 agosto 2005
IL LINGUAGGIO DEI VESTITI
I vestiti ( e piu in generale il look) sono un linguaggio che ha un proprio vocabolario convenzionale in rapida evoluzione nella società. Cosi un tempo contadini e possidenti si distinguevano in coppole e cappelli, i nastri erano femminili, i pantaloni maschili.
Quando ci vestiamo comunichiamo agli altri qualcosa di noi : dobbiamo stare attenti quindi al vocabolario ( al significato comune dato agli abiti ) che è quello che gli altri credono che stiamo dicendo se non vogliamo inviare messaggi sbagliati: fumare per strada un tempo era un segno distintivo delle prostitute. Hli uomini non possono andare a un matrimonio in calzoni corti : nel vocabolario comune significherebbe mancanza di rispetto.
Non possiamo quindi vestire solo come ci piace, non possiamo dire che ognuno è libero di vestire come gli pare : dobbiamo considerare che mandiamo dei messaggi , non debbono essere offensivi e comunque è meglio non essere fraintesi.
Un professore di filosofia può andare vestito come un barbone, è nel personaggio: ma un industriale per andare a chiedere un fido in banca è meglio che porti un rolex, vestiti firmati e macchina con autista perchè questo significa che ha delle ampie economiche
In particolare le ragazze devono stare attente a come vestono perchè cosi comunicano il loro modo di comportarsi. Un tempo una donna che mostrava una caviglia mostrava la sua "disponibilità alla sessualità "; attualmente una ragazza quasi nuda su una spiaggia non dichiara affatto una sua "disponibilità.": ma nel vestire deve sempre tener presente che sta comunicando qualcosa agli altri secondo un codice che ella non ha creato e che non può modificare