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UNA RIFLESSIONE AL GIORNO

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6 settembre 2024

Israele e  colonialismo

il colonialismo si giustificava idealmente come missione civilizzatrice della superiore civiltà europea (il "fardello dell’uomo bianco", diceva Kipling), collegato spesso alle missioni cristiane, e in pratica si appropriava poi  delle ricchezze locali e utilizzava il lavoro a bassissimo costo dei locali.
Israele non ha la minima intenzione di civilizzare gli arabi (assolutamente no) e convertirli al giudaismo sarebbe un sacrilegio. Per la manodopera non si fida più degli arabi e ci vanno filippini e asiatici (molti uccisi il 7 ottobre anche se non c’entravano nulla). Niente quindi di colonialismo in senso ottocentesco, ma coloni nel senso di coltivatori (i famosi kibbutz) e in seguito tutto quello che comporta l'industrializzazione.