Ha scritto che
per il benessere e la libertà del popolo occorre fare una
rivoluzione violenta di carattere comunista e non servono invece le
libere elezioni. La storia gli ha dato torto perché i paesi più
prosperi sono le democrazie, mentre i regimi comunisti sono tutti
affondati nel sangue e nella miseria. Si deve accettare questo fatto
che può essere poi gradito o sgradito, ma è VERO: quelle ideologie
che 70 anni fa avevano pure una loro credibilità ormai sono fuori
dalla realtà, pure fantasie, nemmeno ormai più pericolose perché
nessuno pensa più di seguirla a parte qualche radical chic
superstite.