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UNA RIFLESSIONE AL GIORNO

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 4 giugno 2021

 liberisti e socialisti

 

Con la rivoluzione industriale sorsero due scuole di pensiero: alcuni ( liberisti) ritenevano che bisognava lasciar liberi le attività economiche abbattendo le regole consuetudinarie di origine medioevali
Un altro filone invece, definiti socialisti, spaventati dalle condizioni miserrime delle masse lavoratrici, sostenevano in modi molto diversi l intervento regolatore dello stato Ma sono passati quasi 300 anni e tante esperienze abbiamo accumulato L idea di collettivizzare tutta la economia è fallita nella miseria, con milioni di morti per fame, o nei gulag, con repressioni mai viste nella storia. Ma d’altra parte nei paesi liberisti (capitalisti) lo stato ha assunto una pervasività mai vista prima e si  è soprattutto incentrata sul ruolo economico ( in base al quale ogni governo è giudicato e votato) Non esiste uno stato liberista cosi come non esiste più uno stato comunista: esistono solo stati che equilibrano la funzione pubblica con la produzione privata
Il nostro problema non è piu quello ottocentesco  fra socialismo e liberismo ma nell’individuare il punto di equilibrio piu opportuno e realistico rispetto ai singoli particolari contesti dei singoli paesi o momenti storici
E fuori della realtà pensare che tutto il pubblico o tutto il privato siano il bene o il male: io li definirei furori ideologici