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UNA RIFLESSIONE AL GIORNO

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20 aprile 2018

Commercio e delocalizzazione

Noi compriamo petrolio e carni da insaccare  perche non ne produciamo  a sufficienza e vendiamo macchinari di precisioni e olio di oliva a chi non ne produce abbastanza. Senza un mercato internazionale di tale genere resteremmo alla economia di sussistenza dei tempi delle  caverne   Ma c’è un ora  altro fenomeno: compriamo tessuti cellulari  e perfino addobbi di Natale in altri paesi non perche non possiamo produrli ( ne potremo produrre quanitità illimitate  )  ma perche le  aziende trovano piu  conveniente pagare  la mano d’opera cinese o indiana un decimo ( diciamo ) di quanto pagherebbero in italia. In questo modo l’economia  cinese e indiana progredisce,  i proprietari azionisti hanno profitti immensi, e la gente paga meno quei beni. Il problema è che in  questo modo tutti quelli che producevano o potrebbero produrre cellulari, tessuti e addobbi di Natale perdono il lavoro: una catastrofe che è stata sottovalutata e lo è ancora. Io non credo che sia questa l aspetto piu grave della attuale globalizzazione : piu grave è la impossibilita degli  stati di intervenire nell’economia come è avvenuto nel secolo scorso con effetti grandiosi