UNA RIFLESSIONE AL GIORNO
22 settembre 2004
BREVE E LUNGO PERIODO
Spesso si sente dire che la guerra non è un rimedio nelle contese e che invece lo sono i rapporti culturali, la comprensione fra i popoli, lo sviluppo economico.
La cosa è certamente vera ma deve tenersi presente che questi mezzi agiscono su un lungo periodo .Possiamo pensare di disarmare il terrorismo con la comprensione fra le civiltà: va bene, ma quanti anni o decine di anni o secoli ci vorranno? Il rapporto con gli islamici è cominciato ormai da secoli, non è detto nemmeno che nel breve periodo dia buoni risultati. Notiamo di passaggio che l’attuale terrorismo nasce proprio dalla paura che il rapporto con gli occidentali possa corrompere l’islam
Sarebbe veramente assurdo di fronte all’attentato delle torri gemelle pensare a dialogare con gli estremisti: essi appunto irridono a coloro che credono di “fare la guerra santa con dibattiti e le parole“ (proclama per l’uccisone di Berg) . Vi immaginate un infedele europeo che va a dire a bin Laden che la lettura del corano che egli fa è errata e che invece la nostra è giusta? Sarebbe davvero ridicolo.
Quando si parla di comprensione fra i popoli si dice cosa giustissime ma sul lungo, lunghissimo periodo: io stesso sono da parecchio impegnato a coordinare un dialogo fra giovani italiani e ed arabi. : non spero certo di fermare cosi la guerra, solo spero ( ma non ne sono affatto sicuro ) che ce ne saranno di meno fra qualche generazione.