Pubblicato   da    www.americacallsitaly.org ottobre   2011.          HOME          

 

 

Tutta colpa dei politici disonesti !

 

Giovanni De Sio Cesari

 

 L’opinione pubblica è sconcertata o meglio indignata di fronte al quotidiano stillicidio degli scandali piccoli e grandi delle  ruberie e disonestà della classe politica: ed è ben e giusto che sia cosi. 

Tuttavia questa  spesso diventa un diversivo che nasconde i nostri veri problemi

Ascrivere la corruzione  ai politici degli ultimi anni o piu precisamente ai berlusconiani è un diversivo che nasconde il fatto che atteggiamenti del genere sono stati sempre presenti nella storia in tutti i tempi e in tutti i luoghi: il problema vero è come cercare almeno di contenerli  

Per quanto poi possano  essere spregevoli figure come il er batman o il Trota, in realtà, non hanno causato un danno all’erario: si sono messi in tasca, cosi  semplicemente, le cifre già stanziate e versate : altri probabilmente  lo hanno fatto più accortamente facendole passare per spese legittime di partito. Il vero problema è  che  il decentramento istituzionale moltiplica le spese e soprattutto i centri di spese.

 Il problema insomma non è come avere amministratori  onesti per “vocazione”  ma come controllare  o limitare la comune disonestà

Ora sbattere in prima pagina il mostro finisce con essere un diversivo che nasconde il vero problema  che è quello di organizzare una amministrazione economica, efficiente e controllata

Un tempo ad esempio esisteva la Giunta Prefettizia che autorizzava tutte le delibere di spese dei  comuni : ora invece un comune può deliberare un viaggio alle Maldive del consiglio comunale per studiare tecniche di turismo: pensare che non ci siano persone che ne approfittino   perche  gli amministratori DEVONO essere onesti è nascondere  il problema

 

E’ chiaro che la corruzione politica è cosa indegna e molto dannosa  e va combattuta strenuamante: ma a nostro parere si tratta di UN problema non DEL  problema, non della causa fondamentale dell’attuale crisi

i nostri problemi non nascono dalla  corruzione e non si risolvono nella lotta alla corruzione ( anche se è essa è importantissima ): il problema della  corruzione finisce con l’essere un diversivo  dai veri problemi

Si può pensare e giustamente tutto il male possibile del fatto che  i finanziamenti invece di andare  alle  attività della Lega finivano nelle  tasche  della famiglia  Bossi : cosa gravissima, imperdonabile ma non è certamente questa  la causa della crisi economica  (e nemmeno di quella della Lega)  

 Le cause vanno ricercate  nelle situazioni nuove  che non c’erano negli anni 80 come, per esemplificare: l’abbandono del sistema  Keynesiano (assistenzialismo), l’irrompere dei paesi emergenti (globalizzazione), l’adozione dell’euro ( la sua ingovernabilità )

 

Infatti  la corruzione politica è fatto fisiologico, sempre presente in ogni tempo e in ogni luogo: non mi pare che la corruzione politica fosse poi tanta  minore  nell’Italia del  Miracolo Economico, nella Cina che sta diventando la prima potenza mondiale, come anche nella Atene di Pericle, massima espressione della cultura antica  e nella Roma degli Scipioni che pure crearono  quel grande impero

Se gli uomini fossero tutti onesti non occorrerebbe la polizia e i giudici che facciano osservare le leggi  anzi nemmeno le leggi e nemmeno lo stato.

I politici  non fanno certo eccezioni : fra di essi ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre truffatori e profittatori. Non sono  poi tanto  diversi da quelli da cui provengono cioè  i comuni cittadini in cui tanti si fingono invalidi , che inventano gravidanze a rischio, che evadono le tasse come possono, che cercano e offrono raccomandazioni .

 Bisogna  combattere con decisione la corruzione  ma nella consapevolezza però che essa, in una certa misura, è inevitabile  cosi  come in ogni società ci saranno sempre i reati e malgrado questo le società possono progredire e svilupparsi come è sempre avvenuto nella storia

 Non è poi vero, come spesso si dice, che vale l’impunità per i disonesti e i profittatori: quelli che sono presi  con le mani nella  marmellata debbono farsi da parte, almeno  in generale   Perfino Bossi, da sempre  capo assoluto  della Lega, ha dovuto rassegnare le dimissioni, una cosa impensabile poco prima

 

Potremmo mandare a casa tutti i politici attuali ma questo non significa che  ce ne saranno altri più onesti, almeno nel lungo o medio termine.

I movimenti di contestazione, lontani dal potere hanno sostenitori disinteressati ma mano che entrano nell’area del potere si fanno avanti arrivisti e profittatori: è un ritornello che si ripete da sempre nella storia
Si tenga presente pure conto che si può amministrare bene commettendo reati e amministrare malissimo restando onesti
La storia è piena di cattivi soggetti che hanno fatto grandi imprese e di uomini virtuosi che hanno fatto grandi disastri.

Occorrono invece  norme adatte: ad esempio è stato un grosso errore statuire che  gli enti politici nella loro autonomia stabilissero essi stessi i propri compensi: è umano  che questi  tendono sempre più ad aumentare 

Nella lotta alla corruzione certamente internet rende possibile un controllo popolare prima impensabile:  è un mezzo efficacissimo che in larga parte è già in uso: bisognerebbe allargarlo e renderlo obbligatorio per tutti e tutto: dagli stipendi ( effettive retribuzioni) ai sussidi didattici nelle scuole

 

Non è, però, un rimedio l’appello alla  democrazia diretta  che spesso viene invocato che è cosa  radicalmente diversa  dal controllo popolare

Nella realtà odierna, hic et nunc , la democrazia sta diventando sempre più un “lusso” che stentiamo a permetterci: non si può pensare  invece  di allargarla , di andare addirittura verso la democrazia diretta, che d’altra arte anche teoricamente è impossibile e che non si è mai vista nella storia. 

Nella  società moderna sempre più complesse e interdipendenti a livello internazionale le decisioni concrete che si debbono prendere  sono molto complesse, tali da sfuggire del tutto alla competenza e anche alla comprensione del comune cittadino. Non puoi chiedergli se l’acqua può essere o meno  privatizzata perchè egli non è in grado di sapere quali conseguenze questo fatto comporterebbe : figurati se si tratta poi di rapporti con la Cina o di politica monetaria.   Ed è per questo che i referendum vanno quasi  sempre deserti  e spesso vengono ignorati 

Già 2500 anni fa Platone osservava che, se per cucinare ci si affida ai cuochi, perchè mai  tutti dovrebbero essere in grado di decidere in politica. Ed aveva ragione: in realtà la democrazia moderna NON è il governo del popolo ma semplicemente un governo eletto e controllato dal popolo.

In essa i partiti politici costituiscono  l’elemento essenziale  e indispensabile, La funzione dei partiti politici   è quella di elaborare le esigenze della gente in un programma fattibile attuabile in un determinato momento storico che non può ridursi a  un  coacervo di tutte le cose desiderabili

Gli elettori danno un voto di fiducia a certi indirizzi politici ma sono poi i politici che, seguendo gli esperti nei singoli settori debbono governare. Il politico decide in base al parere degli esperti: il bravo politico è soprattutto  chi è capace di attorniarsi di buoni esperti e non di adulatori. I grandi disastri della storia nascono quando i politici non ascoltano gli esperti: se Hitler li avesse ascoltato avrebbe evitato Stalingrado, Mussolini di entrare in guerra, Mao i disastri del grande balzo in avanti

  

La  democrazia moderna funziona cosi da oltre due secoli costituendo il migliore dei regimi politici fino ad ora realmente esistente ( non di quelli possibili)  Se nella storia questa mediazione è venuta a  mancare non c’ è stata mai una maggiore democrazia ne tanto meno una inesistente democrazia diretta  ma sempre una dittatura : non è mai esistita una democrazia  senza partiti  

Bisogna guardare la  realtà. non guardare quello che sarebbe  desiderabile  se la situazione fosse  diversa da quella che è , se gli uomini fossero diversi da quelli che sono sempre stati

 

Anche  la democrazia rappresentativa è in grave crisi: se abbiamo un economista  al governo è perchè i partiti politici non riescono più a esercitare quella funzione di filtro, di mediazione fra  richieste dei cittadino e le esigenze della compatibilità.  Se, come pare probabile, anche nelle nuove elezioni non emergerà una maggioranza politica (non solo numerica) dovremo ricorrere ancora ai tecnici. D’altra parte i governi politici o tecnici non è che abbiano poi delle  grandi scelte da fare: i mercati hanno cacciato Berlusconi , hanno imposto Monti, forse lo chiameranno ancora

 

Il problema che dovremmo decidere  mi pare questo: dobbiamo seguire la direzione politica di Monti ( risanamento dei conti a costo della  recessione ) oppure fare qualche altra cosa ( ma cosa?)

Ci sono schematicamente  due scuole di pensiero: secondo quella, diciamo di maggioranza,  seguita anche da Monti, l’eccessivo indebitamento mette in pericolo di crollo generale  ( default): bisogna quindi prima risanare e questo  significa necessariamente e inevitabilmente il peggioramento del livello economico: insomma meglio perdere qualcosa anzicche tutto 

  Un’altra scuola di pensiero ( di minoranza)  invece ritiene che questo pericolo poi non sia cosi imminente e quindi, per far ripartire  l’economia, non bisogna aver paura di indebitarsi ancora

Questo i termini del problema. Se i premi Nobel non sono d’accordo fra di loro  immaginiamo che possiamo capirci noi comuni cittadini

 Il fatto è che i due schieramenti principali di destra e di sinistra sono formati da una accozzaglia di personaggi che su questo problema  hanno le idee piu diverse

Poi ci sono quelli contrari  a Monti : Lega, Vendola, Di Pietro, Grillo: ma che cosa  vogliono  realmente  fare , quale scelta politica propongono ? Mica è chiaro:  alla fine l’elettore non sa che sta  votando

 

Da qui pure il disimpegno dalla politica:  nel passato vi erano due modelli :quello capitalistico e quello comunista (ciascuno in infinite varianti ) e ciascun elettore  aderiva all’uno o all’altro  per una  infinità di motivi. Ora  nessuno sa cosa fare, nemmeno i partiti che cercano quindi solo di racimolare  voti

 

L’Italia non è una isola di infelicità in un mare felice: al contrario partecipa della generale infelicità  del mondo occidentale a cui appartiene  Si pensa che la Grecia è praticamente  fallita,  che la Spagna  è passata dal  miracolo  economico a una  crisi gravissima con gli indignados  che gremiscono le piazze, 

Ma soprattutto l’America il mito della  ricchezza, nel bene e nel male, della generazione precedente subisce addirittura anche il downgrade e sul piano reale  vede aumentare a dismisura turbe di disoccupati e di homeless

La crisi colpisce tutti i paesi dell’Occidente, quelli retti da governi di destra o di sinistra,  quelli onesti ( se mai ce ne sono ) e quelli piu corrotti 

Dare  la colpa ai governanti  che non sono mediamente peggiori di quelli dei  tempi prosperi è un facile diversivo  che non ci fa capire le cause della crisi che sono ben altre

Questo non vuol dire , naturalmente, che non bisogne combattere con la massima severità e  forza  i gravissimi episodi di corruzione che provocano enormi danni materiali e morali alla nostra collettività

 

 

 

 

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