IL PROBLEMA DELL’AUTENTICITA’
Al visitatore in Palestina vengono indicati i Luoghi Santi, i luoghi nei quali si sarebbero svolti i racconti evangelici: ma viene spontanea la domande di quali elementi abbiamo che essi siano effettivamente e realmente i luoghi autentici oppure si tratta di indicazioni più o meno fantasiose ad uso di pellegrini e turisti.
In realtà il problema è molto complesso: senza naturalmente pretendere di dare una risposta definitiva o esaustiva vediamo i termini del problema
In modo preliminare chiariamo cosa sappiamo noi di Gesù
Dei fatti e dei detti di Gesù non parla nessuna fonte non cristiana: le notizie provengono dai quattro evangeli riconosciuti dalla Chiesa (canonici) e, inoltre, da alcuni accenni negli Atti e nelle Lettere degli Apostoli. Abbiamo, però, anche un gran numero di vangeli detti apocrifi, scritti in varie epoche e considerati dalla Chiesa non attendibili, anche se potrebbero riportare anche qualche fatto vero. Dal punto di vista della critica storica la distinzione fra scritti canonici e apocrifi è relativamente facile. I canonici riportano fatti e discorsi, come sono stati vissuti e ricordati senza alcun orpello o rielaborazione. Il contorno pare non interessare per nulla gli autori: I quattro vangeli, pur non essendo propriamente in contraddizione, riportano ciascuno fatti non riportati dagli altri e anche diversamente ricordati; negli apocrifi invece appare il sovrabbondante, il favoloso, la trama complessa che mette in relazione avvenimenti diversi, particolari anche minuti, le curiosità.
Altro criterio fondamentale di distinzione è che i canonici appaiono chiaramente scritti da persone che conoscevano direttamente i luoghi e gli usi del tempo anche se dei quattro solo Matteo e Giovanni furono presenti direttamente ai fatti mentre Luca e Marco riportano il frutto delle loro attente investigazioni. Gli apocrifi appaiono invece chiaramente compilati da persone che non conoscono luoghi e usi: l’ambientazione sociale e geografica appare di fantasia Ad esempio prendiamo il vangelo di Maria ripreso ai nostri tempi da una canzone di De Andrè. Si racconta che Maria sarebbe stata allevata dai sacerdoti presso il Tempio di Gerusalemme: una cosa del tutto assurda per gli usi del tempo Evidentemente l’autore ha immaginato il tempio di Gerusalemme simile ai conventi-santuari medioevali che curavamo anche l’educazione dei giovani. Impensabile poi che degli uomini potessero mai prendersi cura di una giovinetta e questo non solo ai tempi nella Palestina evagelica.
La Chiesa nel definire la sua dottrina dopo il Concilio di Nicea del 325 d C. operò la netta distinzione fra i due tipi di racconti, i primi accolti come autentici e dichiarati canonici e gli altri come inattendibili e falsi (apocrifi, cioè da nascondere, da non leggere nelle funzioni religiose). Tuttavia nei primi secoli i due tipi di narrazione hanno coesistito a lungo, per secoli: e quindi i cristiani conoscevano gli uni e gli altri. Qualcosa infatti di essi è passato anche nella tradizione cattolica: per esempio i Canonici nulla ci dicono dei genitori di Maria: ma la Chiesa accetta la tradizione di apocrifi che Maria avesse dei genitori di nome Anna e Gioacchino
Un esempio particolarmente interessante della contaminazione è il caso di Maria
Maddalena ( di Magdala) che secondo una tradizione apocrifa, poi accolta
anche dalla Chiesa, sarebbe stata una peccatrice salvata da
Gesù
Nei vangeli in realtà ci sono due episodi ( e solo due) in cui si parla di
peccato sessuale:
Il primo è quella della lapidazione
Giovanni 8:3e segg Allora gli scribi e i farisei gli condussero un donna còlta in adulterio; e, fattala stare in mezzo, gli dissero: «Maestro, questa donna è stata còlta in flagrante adulterio. Or Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare tali donne; tu che ne dici?» Dicevano questo per metterlo alla prova, per poterlo accusare. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere con il dito in terra. E, siccome continuavano a interrogarlo, egli, alzato il capo, disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva in terra. Essi, udito ciò, e accusati dalla loro coscienza, uscirono a uno a uno, cominciando dai più vecchi fino agli ultimi; e Gesù fu lasciato solo con la donna che stava là in mezzo. Gesù, alzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: «Donna, dove sono quei tuoi accusatori? Nessuno ti ha condannata?»
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Il secondo, ben distinto, è quello della lavanda dei piedi .
Luca 7:37e segg. Ed ecco, una donna che era in quella città, una peccatrice, saputo che egli era a tavola in casa del fariseo, portò un vaso di alabastro pieno di olio profumatoe, stando ai piedi di lui, di dietro, piangendo, cominciò a rigargli di lacrime i piedi; e li asciugava con i suoi capelli; e gli baciava e ribaciava i piedi e li ungeva con l'olio. Il fariseo che lo aveva invitato, veduto ciò, disse fra sé: «Costui, se fosse profeta, saprebbe che donna è questa che lo tocca; perché è una peccatrice»........... E, voltatosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Io sono entrato in casa tua, e tu non mi hai dato dell'acqua per i piedi; ma lei mi ha rigato i piedi di lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; ma lei, da quando sono entrato, non ha smesso di baciarmi i piedi. Tu non mi hai versato l'olio sul capo; ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Perciò, io ti dico: i suoi molti peccati le sono perdonati, perché ha molto amato; ma colui a cui poco è perdonato, poco ama». Poi disse alla donna: «I tuoi peccati sono perdonati».
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Di Maria Maddalena abbiamo invece queste poche parole:
Luca 8:2 e segg. Con lui vi erano i dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti maligni e da malattie: Maria, detta Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni, Giovanna, moglie di Cuza, l'amministratore di Erode; Susanna e molte altre che assistevano Gesù e i dodici con i loro beni.
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Non si vede nessuna relazione fra i tre episodi, nulla fa supporre che la Maria di Magdala debba essere anche la peccatrice o una delle peccatrici di cui si narra. Anzi con tutta evidenza Maria di Magdala doveva essere un agiata vedova: per seguire Gesù infatti non doveva accudire a una propria famiglia, né poteva essere una giovinetta alla quale certo non sarebbe stato consentito. D’altra parte non si vede come le Pie Donne, timorate e virtuose, potessero accogliere fra di loro anche una prostituta : in realtà poi non possiamo nemmeno dire che si tratti di una prostituta o semplicemente di una moglie infedele.
Il problema degli apocrifi è importante per la identificazione dei Luoghi Santi, come vedremo in seguito
Occorre ora qualche cenno storico: pochi anni dopo la morte di Gesù in
Palestina esplose una rivolta generale contro il dominio romano che finì con la
devastazione del territorio e, in particolare, con la distruzione completa di
Gerusalemme e soprattutto del suo tempio, di cui non rimase che pietra su
pietra, come preannunciato dai Vangeli. Ci fu una seconda rivolta nel
135 d C. ai tempo di Adriano che fini in un’altra strage e con la cacciata di
tutti gli ebrei dalla Palestina, con il divieto di tornarvi: la diaspora ebraica
durata fino alla costituzione dello stato di Israele. Intanto il Cristianesimo
era oggetto di periodiche persecuzioni da parte della autorità romane: il culto
restava clandestino e illegale per cui non si potevano costruire monumenti o
luoghi di culto che segnassero i luoghi di Gesù. Solo nel 315 d C. con l’editto
di Costantino, i cristiani ebbero piena libertà di culto e nel 381 d C. anzi il
cristianesimo divenne la religione ufficiale Nel IV secolo,quindi, un gran numero di
cristiani si riversò in Palestina alla ricerca dei luoghi di Gesu presso i quali
pregare
Pertanto le identificazioni dei Luoghi Santi si ebbero nel IV secolo e si costruirono cappella e chiese in ricordo che vengono dette bizantine perché in quel momento Bisanzio ( Costantinopoli) era il centro della civiltà cristiana mentre l’Occidente era preda delle invasioni barbariche
Tuttavia le identificazioni avvennero anche sulla base dei vangeli apocrifi.
Modernamente vengono considerate autentiche i luoghi che abbiano due elementi :
· siano stati identificati in epoca bizantina
· corrispondono a luoghi citati dai vangeli canonici
Gli altri siti di cui non esiste prova di identificazione bizantina o anche se essa esiste si riferiscono ai vangeli apocrifi non sono considerati autentici storicamente ma semplicemente luoghi devozionali
Cosi, ad esempio in Gerusalemme viene indicato un luogo dove sarebbe nata Maria: pure essendo il luogo riconosciuto già in epoca bizantina viene riferito da vangeli apocrifi : quindi non viene considerato un sito autentico storicamente ma semplicemente di devozione
Il criterio può soddisfare o meno Si ritiene comunque che i cristiani avrebbero sempre conservato gelosamente e segretamente il ricordo dei Luoghi Santi ma si può anche pensare che comunque le prime identificazioni sono state fatte 250 anni dopo gli avvenimenti in un paese devastato e ormai privo dei abitanti giudei dei tempi di Gesù.
Resta comunque indiscutibile la identificazioni dei luoghi in generale: Betlemme, Gerusalemme, Cafarnao, Gerico sono certamente negli stessi luoghi dei tempi di Gesù
A nostro avviso la questione della attendibilità dei Luoghi Santi pur essendo di grandissimo interesse, non ha però grande rilevanza religiosa o filosofica. Per il credente poi non è tanto essenziale che Gesù sia nato proprio nella grotta segnato da una stella di argento che oggi si visita o in qualche altra grotta vicina . Per il non credente analogamente non è essenziale se sia nato proprio in quel posti un uomo chiamato Gesù a cui successe la incredibile ventura di essere scambiato addirittura per la incarnazione di Dio.
Per il pellegrino cristiano il viaggio in Palestina è un viaggio in se stesso, nella propria fede, nella propria spiritualità: i Luoghi Santi sono solo una occasione. Per il turista non credente la Palestina è comunque il luogo dove per 2000 anni la nostra civiltà cristiana ha creduto che Dio si è incarnato e risorto: restano luoghi fondamentali per l’umanità anche se Gesù fosse stato solo un uomo o magari non fosse nemmeno mai esistito. Il cristianesimo non è solo una fede religiosa: è anche una civiltà