Pubblicato in "Osservatorio internazionale" agosto 09, n 8 , HOME
L'INTERVENTO NATO
IN JUGOSLAVIA
Giovanni De Sio Cesari
LA NATO è intervenuta militarmente in Jugoslavia in due momenti distinti: nel 1995 per interrompere la guerra in Bosnia e, in particolare, il cosi detto “assedio di Sarajevo” e successivamente nel 1999 per impedire la repressione serba del movimento indipendentistico albanese nel Kosovo
Si
tratta di interventi che hanno caratteristiche molto diverse: il primo fu molto
limitato mentre il secondo fu ampio e devastante per la Serbia intera.
Non intentiamo in questa sede ripercorrere tutte le complesse vicende ma
puntualizzare solo alcune questioni, tuttora oggetto di discussioni
Si è molto fantasticato sui motivi dell’intervento parlando di interessi geopolitici della NATO e in particolare dell’America, si è favoleggiato su equilibri politici, imperi in espansione, di grandi business: ma in realtà le motivazioni appaiono chiare ed evidenti: la NATO è intervenuta in Jugoslavia per porre fine a uno stato di caos e di guerre civile che poteva minacciare anche il resto d'Europa: motivi umanitari ma anche necessità politiche.
Si è parlato di complotti occidentali tesi a dissolvere la Jugoslavia per il quale fine avrebbero organizzato e finanziato gruppi: ma sono fantasie incoerenti che non reggono a una semplice osservazione: non c’è nessun motivo per cui gli europei avrebbero dovuto preferire una Jugoslavia post comunista in preda a guerre civili e pulizie etniche. Erano interessati a che tutta l'Europa orientale post comunista tornasse nell'ambito dell'Europa dopo 50 anni di forzata separazione dietro la cortina di ferro.
Non pare sia sostenibile che la crisi fosse indotta artificialmente dall'estero per fini cosi oscuri che non si capiscono
Non che non ci fossero interferenze esterne, ovviamente ma si tratta di fatti secondari, marginali
Invece la decisione di intervenire fu comune alla destra a e alla sinistra europea perche non si vedevano, dopo anni di incertezza, alternative REALISTICHE :per REALISTICHE intendiamo: se il mondo è quello che e’ non quello che alcuni sognano nel quale la ragione si distingue immediatamente dal torto, i principi internazionali sono chiari ed univoci, e l ‘ONU e’ in grado di farli rispettare, tutte cose non si vedevano assolutamente nella crisi jugoslava
La causa evidente della dissoluzione prima e della tragedia della guerra civile in seguito furono i nazionalismi esasperati delle varie etnie
A volte i popoli sembrano impazzire e credere le cose più assurde, pure che un serbo e' buono per natura e un croato e' cattivo per natura ( o viceversa)
Analogamente è avvenuto nel passato, in Germania, dove un popolo, per altro uno dei più colti e civili del mondo, ha potuto veramente pensare che gli ebrei fossero una razza inferiore e corruttrice.
Sarebbe da notare pure che le follie hanno più spazio laddove mancano le liberta democratiche, quando chi pensa diversamente vien definito un traditore appartenente una cricca antipartito e quindi manca la possibilità del dialogo e del contraddittorio
Non bisogna pensare che i Serbi siano la sola causa dei fatti della Jugoslavia ( di "colpa" in storia non si parla nemmeno ): si tratta di un complesso concatenamento di cause, come sempre poi avviene nella storia
Non ci pare ragionevole addossare tutta la colpa a Milosevic e consegnarlo al Tribunale Internazionale: non era un dittatore solitario e folle , un Saddam europeo,insomma, ma aveva il consenso generale dei Serbi
La "colpa" della tragedia non fu dei soli Serbi ma di tutte le nazionalità indistintamente perche certi nazionalismi esasperati e assurdi sono purtroppo estremamente contagiosi: se io penso che il mio vicino mi voglia uccidere io cerco di uccidere prima lui.
Storicamente negli ultimi secoli le genti dei Balcani sono state sempre in preda a lotta intestine e esse riesplosero con inaudita ferocia nella seconda guerra mondiale : i Croati accolsero con irrefrenabile entusiasmo i nazisti e addirittura i mussulmani di Bosnia si arruolarono in massa nelle SS
Pero i Serbi entrarono nell'occhio del ciclone per un motivo, diciamo, formale
Le repubbliche Jugoslave potevano fare secessione: era previsto dalla Costituzione e comunque accettato dalla comunità internazionale . cosi come avvenne nello stesso periodo per la Cecoslovacchia e soprattutto per la Unione Sovietica. E’ errato dire che cosi si modificassero i confini del 45: nessun confine in Europa è stato mai modificato: i Tedeschi non hanno richiesto la Slesia e gli italiani l'Istria: ne sarebbe nata una catastrofe.
Con la scissione dell'Unione Sovietica restarono consistenti minoranze di russi in tutte le altre repubbliche ma per fortuna del mondo i russi non ne hanno fatto rivendicazioni
Invece in Jugoslavia i Serbi non hanno accettato di essere minoranze negli altri stati ed e' nata la guerra civile: disse Milosevic : dovunque vi è un serbo quella e' Serbia
Anche la Bosnia era una repubblica legalmente costituita: furono i Serbi a insorgere: potevano avere tutte le ragioni ma dal punto di vista neutrale esterno, furono essi a mettere l'assedio a Sarajevo
E' vero che il Kosovo non era una repubblica: ma solo perche i Serbi l'avevano abolito con un atto di forza. Non era pensabile che tutte le repubbliche diventassero indipendenti e la stessa indipendenza fosse negata al Kosovo
Lo svolgersi degli avvenimenti è ben chiaro nelle sue linee fondamentali: complotti, oscure manovre possono esserci anche state ( ci sono sempre) ma sono fatti marginali I parlamenti delle repubbliche Jugoslave, secondo quanto previsto d'altra parte dalla costituzione, proclamarono all'unanimità la secessione e i popoli erano entusiasti e favorevoli, praticamente all'unanimità e non ci fu alcuna fazione (fuori dalla Serbia) per il mantenimento della federazione Jugoslava,
Solo i Serbi tentarono per qualche momento di imporre l'unità con la forza .senza riuscirci A un certo momento chiesero ma non ottennero il passaggio per Trieste per ritirarsi dalla Slovenia.
il riconoscimento all'indipendenza delle repubbliche bloccò per il momento il conflitto che purtroppo però esplose dopo
Per quanto riguarda le perdite negli interventi della NATO furono certamente dolorose ma vanno paragonate anche a quelli delle conflitto civile
Per avere una idea generale : i caduti della Bosnia furono 20 o 30 volte quelli dell’intervento NATO
Secondo il “centro di ricerca e documentazione di Sarajevo” le cifre documentate (ma non definitive) sui morti della guerra in Bosnia-Erzegovina sono le seguenti :
93.837 quelli accertati fino al dicembre 2005.
Di questi 63.687 sono Bosgnacchi (67,87%), 24.216 Serbi (25,8%), 5.057 Croati (5,39%) e 877 dichiaratisi Jugoslavi al censimento del 1991 o stranieri (0,93%).
http://it.wikipedia.org/wiki/Guerre_jugoslave#La_guerra_in_Bosnia-Erzegovina_.281992-1995.29
Per quanto riguarda l’intervento NATO in Serbia le stime sonole seguenti
secondo Human Rights Watch ( http://en.wikipedia.org/wiki/Kosovo_War
le vittime dagli attacchi aerei furono almeno 488
mentre le fonti Jugoskave parlano fra i 1200 e i 5.700 civili
Si imputa alla NATO l’eccesivo bombardamento della Serbia: pero va anche valutato l’atteggiamento della Serbia stessa
Quando la NATO iniziò l’attacco, il Kossovo era chiaramente perduto per la Serbia: volle continuare la guerra per due mesi , prima di consegnare il Kosovo: le distruzioni che ne seguirono sembrerebbero da imputare soprattutto a Milosevic.
Un esercito che sta vincendo non si ferma perche l’avversario continua a perdere senza arrendersi: sarebbe cosa irragionevole
Milosevic non volle ritirarsi, per tre mesi, fino a che la Serbia non ebbe enormi distruzioni : la NATO non interruppe le azioni militari fino a che non consegui l’obbiettivo prefissato. Quale sarebbe stata REALISTICAMENTE la alternativa?
Facendo un esempio: agli inizi del 43 la guerra era perduta per la Germania( che aveva avuto perdite contenute e poche distruzioni) : Hitler, contro ogni ragionevolezza, volle continuare per due anni la guerra e morirono milioni di tedeschi e la Germania fu distrutta: la responsabilità viene attribuita a Hitler
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