Pubblicato in Italianotizie 11/09/19 Home
LA PACE CON I TALEBANI
Giovanni De Sio Cesari
Da tempo si sapeva di fitti e lunghi negoziati degli USA con i talebani che pero restavano ovviamente segreti L’8 agosto con un tweet, come è nel suo stile, Trump ha fatto sapere al mondo che era in programma niente di meno che un incontro a Camp David con emissari dei talebani a cui avrebbero partecipato anche rappresentanti del governo riconosciuto di Ghani e nello stesso tempo che l’incontro non ci sarebbe stato e anzi i negoziati stessi interrotti. Insomma una incontro a ridosso dell’anniversario dell ‘11 settembre simile a quello che sotto gli auspici di Clinton sancì una accordo fra palestinese e i israeliani che pero non ebbe seguito; nel nostro caso l’incontro è fallito prima ancora di tenersi
La motivazione addotta da Trump è quella di un attentato, l’ennesimo di una serie infinita, nel quale ha trovato la morte, fra gli altri, anche un soldato americano. Non è possibile capire, come al solito, se Trump intende effettivamente chiudere i negoziati o semplicemente rilanciarne il prezzo. Si fa notare anche che un paio di giorni dopo Trump ha licenziato in tronco Bolton che a questi negoziati era contrario Ma al la del quotidiano indecifrabile alternarsi dei tweet di Trump cerchiamo di capire il senso di questi accordi, ora forse affossati o forse no
Nel 2011 i Talebani furono travolti e dispersi in pochi giorni ma dopo 19 anni sono ancora li a combattere nella guerra più lunga che mai gli Usa hanno abbiano combattuto In realtà ci sembra che la guerra contro i talebani sia da parte USA ingiustificata e inutile : vediamo perchè
Come è noto, talebani vuol dire in pashtun studenti perche agli inizi designavano un gruppo di giovani afgani che studiavano nelle madrasse in Pakistan organizzati e sostenuti dal Pakistan e in seconda linea dagli USA per cercare di mettere ordine nel caos dell’Afgnistan nel quale dopo la cacciata dei Russi regnava incontrastato il caos e la lotta di tutti contro tutti, come d’altra parte è stato sempre nella storia di quel paese. In seguito il termine talebani è passato a indicare genericamente gli insorgenti contro il governo di Kabul
In realtà i talebani hanno poco a che fare con i jihadisti responsabile degli attentati in Occidente : sono dei tradizionalisti legati al loro ancestrale e per noi orrendo modo di vivere. Essi lo difendono strenuamente nelle loro terre ma sono ben lontani dall’ idea di imporlo al resto del mondo Potremmo definirli i parenti poveri e isolati dei sauditi integralisti che sono da sempre gli alleati più sicuri dell’Occidente
Al -qaeda e poi l’ ISIS e tanti altri movimenti jihadisti invece non sono dei tradizionalisti, come spesso si dice impropriamente. Sono movimenti che vorrebbero rinnovare profondamente l islam per riportarlo alle antiche salaf (origine) cioe dei primi quattro califfi, i Rashidun ( i ben guidati) Sono pertanto del tutto contrari alle tradizioni instaurate nel mondo islamico : la sharia dovrebbe valere in qualsiasi contesto, dai campus delle università ai deserti dell’Arabia, escludendo ogni tradizione locale Essi hanno quindi una pretesa universalistica , sono in guerra con tutti i regimi islamici e quindi per conseguenza con gli occidentali che quei regimi sono accusati di sostenere. Da qui l’ 11 settembre e tutti gli attentati che hanno insanguinato l’Occidente . Ma nessun afgano era fra gli attentatori dell’11 settembre ne in nessun altro in Occidente Essi vogliono solo mantenere le loro tradizioni e solo nel loro paese Il coinvolgimento nell’11 settembre fu del tutto occasionale. Osama bin Laden, con la sua rete aveva combattuto con i mujaheddin afgani contro gli invasori russi e poi, cacciato dal Sudan e altri paesi islamici vi si era rifugiato. Con l’ 11 settembre gli USA ne richiesero la consegna: ovviamente gli afgani non potevano farlo con onore ma comunque la jirga (una assemblea degli esponenti), appositamente convocata, chiese ad bin Laden di andare via con la sua al qaeda. Ma gli USA certo non aspettavano e attaccarono, ll governo afgano il cui governo era diretto allora dal Mullah Omar, una specie di prete di campagna che nulla sapeva del mondo occidentale, non aveva ben valutato la situazione pensando di poter resistere a lungo: in pochi giorni gli americani conquistarono tutto il paese e al qaeda e talebani fuggirono da ogni parte . Fu insediato un governo filo- occidentale e modernista a Kabul. L idea allora dominante era la cosi detta dottrina Bush seconda la quale solo la modernità e quindi la laicità avrebbe potuto distruggere le basi del terrorismo islamico. Come poi la storia ha dimostrato, quella idea era del tutto fuori dalla realtà. A parte piccole fasce di popolazione, soprattutto nella capitale, gli afgani non vogliono affatto la modernità, vogliono vivere secondo le proprie loro tradizioni e quindi sono ostili verso gli Occidentali ; qui e là la ostilità prorompe in attentati sparsi in una guerra di bassa intensità ma tale da mantenere tuttavia il paese in un continuo stato di insicurezza e precarietà e richiedere la presenza di soldati occidentali
Negli ultimi anni l’ISIS che ha preso il posto di al qaeda ha avuto qualche seguito anche in Afganistan ma i suoi attentati rivolti quasi esclusivamente contro la minoranza sciita degli hazara è stata disapprovata dai talebani che si sono posti quindi nella lunga lista dei nemici dell ISIS, a rimarcare ancora la differenza con i i jihadisti anti occidentale
Il conflitto quindi con i talebani appare del tutto ingiustificato. Purtroppo la pace con essi porterebbe all’abbandono di quel poco di riforme moderne, soprattutto a difesa della condizione delle donne, che si erano fatte e per questo stranamente sono contrarie ad essa certi ambienti che furono allora contrari all’intervento militare