Pubblicato in Italianotizie 11/10 /17    Home  

     

 

 

 

 

Gli USA l’ Iran e Israele

 

 

 

 

Giovanni De Sio Cesari

 

 

I rapporti fra Usa e Iran sotto la presidenza di Obama  erano  andati sempre migliorando   fino a raggiungere un accordo di massima sul nucleare che, seppure  impopolare nell’opinione pubblica iraniana,  sembrava aprire la strada a una normalizzazione e una conseguente collaborazione. I presupposti c’erano tutti. Il più importante è  che  Il nemico da combattere  per gli USA e per tutto l Occidente è il jihadismo sunnita che  è soprattutto  nemico capitale  degli sciiti  che è la confessione  del’lran. Sono lontanissimi i tempi in cui  l’Iran di Khomeini  considerava Saddam come un fantoccio degli USA e, in  generale,  i regimi laici come i piccoli satana  al servizio dei grande satana ( gli USA) . Nel Medio Oriente la politica dell’Iran si   incentra ormai tutta sulla difesa  dei correligionari sciiti  Un nemico comune quindi porterebbe logicamente a una alleanza fra diversi come è comunemente  avvenuto nella storia Si pensi all’alleanza con  Russia di Stalin e piu rcentemenete l’Arabia  Saudita essa stessa patria del wahabismo fonte del jihadismo D’altra parte pur restando l’Iran un paese islamico  integralista tuttavia nel panorama di fanatismo dilagante in tutto il mondo mussulmano resta pur sempre un paese moderato Se in Arabia Saudita si proibisce alle donne perfino di guidare,  se in Afganistan e in certe regioni del Pakistan si bruciano le scuole femminili, in Iran le donne partecipano pienamente alla vita sociale ed economica e  le studentesse sono più numerose degli studenti anche se portano il velo.  Consideriamo pure che in Iran è al momento l’unico stato del Medio Oriente  in cui si tengono elezioni pluralistiche  di esito non prefissato sia pure nell’ambito ristretto  della  ortodossia islamica .  Eppure  il presidente   Trump mette in discussione  il cammino gia  fatto,  vuole cancellare  l’accordo  sul nucleare: arriva all’assurdo di mettere nella lista delle  nazioni di cui potrebbero provenire terroristi l’Iran che è l’unico paese dal quale certo non potrebbero  provenire

 Certo, si può parlare di  inadeguatezza  di Trump alla carica che ricopre ma la cosa va pure spiegata Il problema è che in realtà gli USA  sono fortemente condizionati nella politica  medio orientale dagli interessi di Israele. Nella generale drammatica instabilità dei paesi confinanti di Israele   prede di guerre civili  incontenibili in Siria in Iraq, della  sanguinosa repressione nell’Egitto di al Sissi,   l’unico stato che, in  prospettiva potrebbe  costituire un efficiente antagonista  per Israele poterebbe restare l Iran Un suo eventuale potenziale atomico potrebbe fare da contrappeso a quello Israeliano in un futuro indefinito e nell’immediato la forza che ancora può opporre resistenza all’esercito israeliano  resta quella degli sciiti nel confinante libano (Hezbollah) armati e sostenuti  in ogni modo dagli   Iraniani come tutti gli sciiti . In questa prospettiva il jihadisno che minaccia il mondo occidentale con attentati terroristici  ormai sempre  più continui e diffusi  viene assimilato agli attentati  che  qua e li si  manifestano in Israele

 Ma si tratta  di cose ben diverse: nessuno dei tanti terroristi jihadisti in Occidente è palestinese mentre   lo sono tutti quelli che agiscono in Israele.   Hamas  non ha certo alcuna connivenza con i  jihadisti anzi li considera pericolosi  provocatori   e a ragione, Nel nord gli Hezbollah sciiti sono nemici capitali del jihadismo che combattono  duramente anche in Siria. Anche gli attentatori  che porovengono dai  Territori Occupati e dalla stessa israele non hanno nulla  a che  fare con i quelli che operano in Occidente . Sono  passati da molto  i tempi in cui i terroristi di organizzazioni di al Fatah attaccavano obbiettivi israeliani in tutto il mondo coinvolgendo  quindi anche gli occidentali: si pensi alla  strage di Monaco  Ma è passata più di una intera generazione Il mondo è cambiato  dai  giorni in cui il israele si poneva come il Davide contro Golia e rischiava una nuova shoa. I tempi sono mutati: in realtà nessuno pensa  attualmente  realisticamente di cancellare Israele che comunque è dotata  notoriamente di armi atomiche che userebbe  in caso di estremo pericolo  Attualmente indubbiamente la impossibilita  della  soluzione del problema palestinese nasce  invece dall’oltranzismo di una parte minoritaria  ma determinante degli israeliani  che non intendono, lasciare nascere uno stato  arabo nei territori occupati perche ritengono che essi   siano stati  assegnati da Dio al popolo ebraico ( fondamentalismo ebraico ) Eppure gli Usa, l Occidente,  l’ONU  hanno sempre sostenuto e  sostengono  tuttora almeno teoricamente la  soluzione dei due stati. Ma qualunque passo in questo senso  viene bloccato  dal governoo israeliano che puntualmente proclama di  essere in pericolo di annientamento. Ma in reealta senza una soluzione reale e che non puo che essere quella dei due stati, Israele  rimane sempre  in una posizione di conflitto perenne che un giorno, quando che sia, puo effettivamente diventare un pericolo  estremo per la sua esistenza.   D’altra parte il problema  palestinese rende  sempre problematica ogni politica occidentale   in Medio Oriente

 

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