Pubblicato in Italianotizie  il 18/09/17   Home  

 

 

 

Cambogia : tramonto della democrazia

 

 

 

 

 

Giovanni De Sio Cesari )

 

 

 La fragile democrazia  cambogiano pare volgere al termine : il leader dell’opposizione Kem Sokha,è stato imprigionato con l’ accusa di aver cospirato in intesa con gli USA per rovesciare il governo di Hun Sen  al potere dagli anni ottanta   e rischia una pena detentiva fino a 20 anni. Il suo partito , il MRP  è minacciato di scioglimento  se dovesse sostenerlo ancora. L’accusa si basa su un video di quattro anni fa in cui   Kem Sokha diceva di ricevere pareri  di esperti americani in campagne elettorali ( che poi tanto esperti non sembrano essere). Formalmente l’ordinamento  democratico di modello occidentale non è stato cambiato ma l’arresto con accuse tanto assurde  stravolge quel poco di democrazia  parlamentare che ancora resisteva nel paese .

 I fatti vanno inquadrati nel graduale passaggio di influenza del paese da quella deglii Stati Uniti a quella cinese. Gli aiuti americani infatti erano stati essenziali per l’economia cambogiana ed erano condizionati a una parvenza di democrazia ma gradatamente la Cina ha esteso sempre la sua sfera economiac nel paese e Hun Sen ritiene che ormai può anche  correre il rischio di inimicarsi l’Occidente e perdere gli aiuti  D’altra parte la sostituzione, graduale, quasi inavvertita, della influenza  cinese a quella occidentale pare che sia un processo generale   : si guardi all’ Africa dove ormai la Cina ha assunto in massima parte il ruolo che aveva avuto l’Occidente. In qualche modo l’Occidente promuoveva  modelli democratici e diritti umani sia pure con tutti i limiti del caso . La Cina invece non si preoccupa  certo di tali cose che sono sconosciute e invise in patria. In Cambogia , paese del sud asiatico e quindi piu direttamente nella sfera di influenza almeno potenziale della Cina  il passaggio  a un regime a partito unico e la liquidazione degli ultimi resti di democrazia  va in parallelo  politio all’avvicinamento alla Cina non democratica e a partito unico,

 Non a caso Kem Sokha era un sostenitore dei diritti umani,  termine che  a Pechino è particolarmente sgradito: si puo immaginare  l’impatto di una vittoria elettorale    

Hun Sen invece militò dapprima nei Kmer rossi da cui però si  staccò quando questi giunsero al fanatismo rivoluzionario dello deportazione dei propri stessi cittadini e a esecuzioni di massa  In seguito all’ Intervento  vietnamita i Kamer rossi furono scacciati pur restando a controllare a lungo zone periferiche del paese. Al governo   fu messo Heng Samrin, un quasi fiduciario del Viet nam: negli anni ottanta  si passò a un governo nazionale piu indipendente sotto  la guida di Hun Sen che ebbe sostanziosi aiuti dagli USA, assolutamente  necessari alla  sopravvivenza del paese stremato da tanti anni di guerra e follie rivoluzionarie.  In realtà Hun Sen fu autore anche di un sanguinoso colpo di stato nel 1997 contro il partito concorrente guidato dal principe  Norodom  Tuttavia si instauro una bipartismo e si ebbero elezioni piu o meno  libere nelle quali Hun Sen riusci sempre vincitore. Questi promosse  una politica economicamente  estremamente aperta agli investimenti stranieri : vengono alienati aree e terreni con diritti, praticamente senza limiti di tempo ( fissati teoricamente  in duecento anni) Vi è stato una ottimo sviluppo economico  ( fino al 10% di tasso) ma  vengono scacciati contadini e pescatori dalle  aree alienate a compagnie straniere e il malcontento aumenta. Vi saranno elezioni nella prossima estate e la rielezione di  Hun Sen non pare piu scontata come nel passato Allora meglio non mettere in pericolo tutto il sistema e un colpo di stato  incruento ammantato da una copertura giudiziaria e a cui per altro nessuno crede, è parso  il migliore rimedio 

 

 

 

 

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