Pubblicato in Italianotizie 26 /05/17 Home
Trump: viaggio fra le religioni
Giovanni De Sio Cesari
Il presidente Trump ha compiuto un viaggio un po fuori gli schemi, come d’altronde è del personaggio: pure essendo certamente un viaggio politico e non religioso, ha tuttavia toccato un po tutte e tre le religioni monoteiste fra Islam, cristianesimo ed ebraismo
La prima e più importante tappa è stata l’Arabia Saudita, in qualche modo la capitale dell’ islam sunnita, almeno di quello piu integralista
La premessa del suo discorso è che gli USA non vogliono insegnare agli altri ( agli arabi) come vivere: sono affari loro. Si rovescia cosi una lunga prassi politica occidentale che invece poneva accento sulla democrazia, uguaglianza, parità dei sessi e altri cosi detti diritti umani, Bush aveva iniziato una serie di guerre per affermarli e diffonderli in Medio Oriente nella conclamata convinzione che solo essi avrebbero sconfitto definitivamente il jihadismo; una vera missione civilizzatrice , una “crociata” disse imprudentemente , termine ripreso polemicamente dai terroristi: a Manchester , dicono, hanno ucciso dei crociati ( compreso fra essi un bambino di otto anni) In realtà mi pare che l’Occidente non sia piu in grado di indicare cosa debbano fare gli altri e che la nostra cultura e civiltà non debbono essere considerati più come la vera cultura e la vera civilta: quei tempi sono passati, dobbiamo rendercene conto
Indifferente al fatto che le donne in Arabia possano o meno guidare l’auto, quello che gli appare cosa veramente importante è che i sunniti combattano veramente o meno l’ISIS ( il jihadismo in genere). Il fatto è che l’ISIS è accanito nemico degli sciiti ma la sua sconfitta da parte degli sciiti ( governo di Bagdad, di Assad, degli Iraniani ) non puo essere tollerato dai sunniti: questo è in fondo il segreto dell’incredibile successo dell’ISIS degli inizi e della lunga resistenza che sta tuttora opponendo, L’Iran difende i correligionari sciiti ma non puo pero sconfiggere veramente l ISIS . L’atteggiamento ostile di Trump verso l’Iran è teoricamente del tutto ingiustificato ma puo essere funzionale all’alleanza con i sunniti. Poi la ostilità potrà essere solo di facciata e si potrà trovare pure in un secondo momento un buon compromesso
Anche importante il fatto che e riuscito a promuovere accordi miliardari di prodotti made in USA , un bel colpo per l’occupazione americana : magari questo puo essere considerato il sua vero successo
E passato poi in Israele: colloqui con il palestinese Abu Mazen nei quali si ribadisce che la questione palestinese è fatto politico e non religioso come invece afferma HAMAS e soprattutto il jihadismo. Quindi colloqui cordiali con il governo israeliano. In realtà niente di concreto, solo un generico richiamo alla necessità della pace L’America non vuole imporre nulla ma l’accordo è demandato alle parti : praticamente a modalità e tempi ignoti di cui non si vede traccia . Di concreto solo un silenzioso passo indietro sullo spostamento dell’ambasciata americana a Gerusalemme, come aveva prospettato nella campagna elettorale. In effetti si tratta di un fatto puramente formale. Le risoluzione dell’ONU prevedono per Gerusalemme uno statuto internazionale ma in realtà nessuno dubita che Israele non rinuncerà mai alla città e che non ci sara mai una fantomatica amministrazione internazionale. Portare la ambasciata a Gerusalemme sarebbe stato semplicemente riconoscere un dato di fatto Tuttavia sarebbe apparso troppo ostile agli arabi di cui il giorno prima Trump aveva sollecitato la alleanza contro l ISIS
Trump ha visitato quindi anche i luoghi santi degli ebrei, il muro del pianto e dei cristiani, la basilica del Santo Sepolcro (alla quale pero non sono presenti i protestanti in generale , ma fa poca differenza)
In Italia ha avuto un incontro con la massima autorità del cristianesimo, papa Francesco. Certo la politica di Trump è un po l’esatto opposto di quello che predica il papa Si rimane pero su un piano di cortesia formale di attestato di rispetto e di deferenza, con Melania (battezzata cattolica) in castigati abiti di etichetta
Difficile immaginare qualcosa di più impegnativo
Nel complesso resta il riconoscimento della importanza politica delle religioni che non possono essere relegate semplicemente a un fatto personale dei singoli senza rilevanza sociale come una tradizione laicista europea, ripresa poi dai nazionalismi arabi ( e turchi) concepiva
Altri articoli