Il 10° anniversario del ritorno di Macao alla Cina
Il 20 dicembre è stato celebrato, con grande enfasi, il 10° anniversario del ritorno ufficiale di Macao alla madre patria cinese.
La autorità cinesi evidenziano i progressi economici dei Macao in questi dieci anni: la discesa del tasso di disoccupazione dal 6,8 per cento nel 2000 al 3 per cento nel 2008, provvidenze per gli anziani, assicurazioni sociali, maggiore scolarizzazione
In realtà l’economia di Macao, considerata Las Vegas d’Oriente, dipende in maniera eccessiva dallo fascino del gioco d’azzardo. ma Fernando Chui, il nuovo governatore si impegna a diversificare l’economia del territorio,
L’economia deve esser sostenuta economicamente dalla Cina per mantenere gli standard economici di un tempo: ogni residente riceve al mese come sussidio. circa 2700 patacas, la moneta locale ancora in uso.
Nell’occasione il vescovo della diocesi ha dato indicazioni perché in tutte le messe di preghi per la città e per il nuovo capo dell’esecutivo. Nello stesso giorno, nel pomeriggio, vari cattolici hanno aderito a una manifestazione di due ore organizzata da un gruppo locale, per chiedere al governo meno corruzione , più democrazia e un miglioramento delle condizioni sociali.
La riunione di Macao alla madre patria viene vissuta con grande orgoglio dai cinesi estremamente sensibili alla cancellazione delle vestigia della colonizzazione europea che costituirono una insopportabile umiliazione
In realtà Macao, a differenza di Hong kong, non è il risultato della preponderanza europea: mentre. infatti Hong Kong fu strappata alla Cima dopo la sconfitta della “guerra dell’Oppio” nell’800, Macao era una porto, in una regione periferica, pacificamente concesso dalla Cina ai Portoghesi come base commerciale. alla meta del 500 quando a Cina era una potenza mondiale e il Portogallo un piccolo paese certo non in grado di competere con essa. Il Portogallo, per altr, non partecipò nell’800 alle aggressioni colonialiste contro la Cina: dopo il 1973, dopo la caduta di Salazar e la “rivoluzione dei garofani” offrì più volte alla Cina di restituire Macao: ma la Cina preferì, fino al 1999 , di lasciare, per motivi economici, un ombra di sovranità al Portogallo pure in pratica governando la colonia attraverso un comitato locale strettamente legato a Pechino.
Tuttavia nell’immaginario cinese il ritorno di Macao alla Cina è vissuto come una riaffermazione di identità nazionale e del ritrovato ruolo di potenza mondiale
D’altra parte, come reagiremmo noi italiani, se per esempio, Brindisi appartenesse alla Cina ?