Nostalgia per Saddam
Nostalgia per Saddam
Giungono notizie di sanguinosi attentati in Iraq che ormai non fanno piu “notizia” per la loro monotona quotidianità. Per comprendere pure una parte delle ragioni di tanto insensato terrorismo presentiamo un servizio di al Jazeera sui sentimenti degli iracheni verso Saddam nella zone di Tikrit, città natale del rais dalla quale trasse la maggior parte dei propri collaboratori e che favori sempre particolarmente. Un atteggiamento quindi particolare ma che pure mostra un disagio generale dei sunniti che hanno perso la loro tradizionale preminenza politica e che si sentono comunque sotto rappresentati e discriminati nel processo di normalizzazione dell’Iraq che comunque non può fare a meno del loro sostegno per concludersi positivamente
“Quando vedi i poliziotti iracheni che rendono il saluto alla tomba di Saddam Hussein, si comincia a capire quanto ci vuole ancora prima che l’Iraq raggiunga la vera pace e la stabilità. Ci sono iracheni che ricordano con nostalgia il passato, soprattutto a Tikrit, città natale del leader iracheno.
Una famiglia arriva alla tomba che è diventata un
santuario per molti. Una donna bacia la tomba di Saddam e grida:
“Abu Oday, dove sei? Vorrei tanto che tu stessi qui: da quanto te ne
sei andato, noi siamo stati continuamente umiliati”.
Senza dubbio ci sono molti in Iraq che sono contenti che Saddam non è
più al potere. ma ci sono coloro che hanno perso la fiducia nel quel
futuro e guardano al passato.
Raji Khodr fa parte delle nostra scorta di polizia (In Iraq, è
pericoloso viaggiare senza forze di sicurezza che appartengono alla
provincia che si sta visitando).
Ma sembra che la sua fedeltà è per il precedente regime. Per questo
uomo di 27 anni, Saddam Hussein è ancora il suo leader. Ci ha detto:
“l’ Iraq non sarà mai più la stessa. Fino ad ora, non vedo un futuro
per l’Iraq, ho perso la speranza.”
Saddam aveva molti palazzi qui vicino a Tikrit, sua città natale –
sotto il suo regime aveva ricevuto un trattamento preferenziale.
Come lui, molte delle persone che vivono qui sono sunniti. la gente dice che ora le cose sono cambiate,
E, come nelle altre province sunnite in tutto l’Iraq, la minaccia di un
boicottaggio delle elezioni parlamentari è reale, se non ottengono ciò
che dicono è la loro giusta quota di rappresentanza.
Fahd Ouda, uno sceicco tribale a Tikrit ha avvertito che “la strada
giusta in tutte le province sunnite è che ci ascoltino e facciano
quello che diciamo oppure ci sarà l’opposizione. E tutti i componenti
delle tribù fanno parte delle nostre forze di polizia e esercito.
Quindi, se ci sarà il il boicottaggio delle elezioni avrà un
impatto sulla sicurezza nelle province”.
Le tribù sono potenti in queste regioni , Saddam aveva invocato il loro
sostegno e molti dicono che il loro impegno nel processo politico
è fondamentale per la stabilità in Iraq.
La fedeltà della polizia potrebbe venire in discussione, se ritengono che la loro comunità è in pericolo.
Lo sceicco Sabar Abed, un anziano della tribù Duleimi ha detto . “Siamo
stati emarginati in tutto, non solo in politica, ma nei posti di
lavoro … non ci ascoltano. Ci trattano come se non fossimo
iracheni e non vivessimo in Iraq,”
I suoi sentimenti sono condivisi da molti a Tikrit.
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Da al Jazeera: un uomo piange sulla tomba di Saddam