Un presidente USA in Cina, 37 anni dopo
La visita di Obama,la più importante di quelle dei paesi del Pacifico è terminata: dopo aver visitato qualche luogo celebre, parte per la Corea del sud
I media cinesi hanno dato una spazio eccezionale alla visita dedicandovi, per tre giorni, la maggior parte del loro spazio dopo averla preparata adeguatamente nei giorni precedenti: la risonanza, a quanto pare, è stata enorme in tutta la Cina
Alcuni pero notano che i risultati conseguiti sono modesti se non proprio deludenti: questo è anche vero ma bisogna tener conto che un tale genere di avvenimenti hanno una valore storico che si manifesterà, eventualmente negli anni futuri e non può essere commisurato con i risultati immediati
Nixon visito la Cina 37 anni fa e anche in quella occasione non si ebbero risultati immediati : tuttavia apparve chiaro il superamento della dottrina maoista di scontro frontale con la l’America definita la”tigre di carta” nel Libretto Rosso. Ci volle, però, un decennio perche la Cina si aprisse effettivamente al mondo esterno per la prima volta nella sua millenaria storia,
La Cina di oggi è radicalmente diversa da quella di Nixon nel 1972: allora era un paese poverissimo, disastrato in ogni senso dalla “Rivoluzione culturale”. Oggi invece la Cina manifesta il più alto tasso di sviluppo del mondo, si pone come concorrente dell’Occidente, tende a sostituirlo anche nei paesi dell’Asia , del’Africa, dell’America Latina con una politica accorta e aggressiva
Molti osservatori pensano che la visita di Obama segni un specie di duepolio fra America e Cina nella conduzione del mondo. Effettivamente orami i grandi problemi internazionali da quelli economici a quelli del terrorismo non si possono risolvere senza il contributo cinese: non crediamo però che la Cina possa volgere lo stesso ruolo di alternativa che l’URSSS ricopri per oltre 40 anni nel periodo della guerra fredda
Ma certo è una potenza che il mondo non potrà ignorare e con la quale bisognerà fare comunque i conti.
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