Il “ pacifico” Obama
A Tokio Obama si è definito “ pacifico” con un gioco di parole in quanto nato nel Pacifico e portatore di pace.
In realtà Obama, nel suo viaggio nei paesi del Pacifico, è impegnato nel ridefinire il quadro di nuovi equilibri nell’aerea. Ieri ha visitato Tokio, sarà quindi a Singapore,in Corea del sud e poi la tappa più importante: la Cina
Ha incontrato Hotoyama, il nuovo leader del Giappone che è stato eletto anche con un programma di maggiore autonomia dall’America e una maggiore apertura verso la Cina che cessa di essere il nemico storico per divenire sempre di più il maggiore partner commerciale e quindi anche politico. Obama e Hotoyama si sono scambievolmente riassicurati che la politica di entrambe le nazioni verso la Cina non cambierà la loro storica amicizia: in realtà però à evidente che la dipendenza strettissima del Giappone dall’America ormai è al tramonto
Obama si mostra sicuro che la Cina non costituisce un pericolo per l’Occidente ma una risorsa sia sul piano economico che politico.
In effetti la Cina ormai è presente non solo sullo scacchiere politico del pacifico ma anche in Africa in America Latina: si pone ormai come partner globale rispetto all’America promovendo anche la collaborazione con altre nazioni emergenti come l’India e la Russia che ormai è uscita dalla sua lunga crisi
Nuovi scenari strategici mondiali si vanno delineandosi in tutto il mondo e nulla è come prima