Cosa dice veramente il Corano sul velo islamico ?
Ha fatto avuto grande risonanza il giudizio della maggior autorità religiosa d’Egitto secondo il quale il velo integrale non sarebbe una pratica islamica
Ma vediamo cosa dice esattamente il corano:
“Sura XXIV An-Nûr (La Luce)
E di’ alle credenti di abbassare i loro sguardi ed essere caste e di non mostrare, dei loro ornamenti, se non quello che appare; dI LASCIAR SCENDERE UNA COPERTURA (HIJAB ) FIN SUL PETTO e NON MOSTRARE I LORO ORNAMENTI ad altri che ai loro mariti, ai loro padri, ……E non battano i piedi sì da mostrare gli ornamenti che celano. Tornate pentiti ad Allah tutti quanti, o credenti, affinché possiate prosperare”
Si noti per inciso che l’ultima parte della citazione accenna al divieto per le donne di battere i piedi: basandosi su di essa i talebani dell’Afganistan imponevano alle donne di camminare senza far rumore la qual cosa ha colpito tanto la immaginazione occidentale abituata a ben altri atteggiamenti femminili
Non si parla quindi esplicitamente della copertura del capo o del viso ma di coprire i propri “ornamenti” cioò le bellezze femminili, le forme del corpo, possiamo dire : ma tradizionalmente nell’ambito islamico si è diffuso generalmente il suo uso. Abbiamo però una varietà di veli:alcuni coprono semplicemente i capelli, altri anche il viso (chador iraniano) e altri ancora coprono completamente tutto il capo (burqa afgano).
Per alcuni la prescrizione coranica viene interpretata come un semplice invito alla modestia del vestire delle donne e il velo viene visto semplicemente come una tradizione ormai da superare. In questa ottica molte mussulmane ormai non lo usano più, in molti paesi ormai è raro e addirittura Kemal Ataturk in Turchia lo proibì proprio per legge
Nel mondo mussulmano moderno però il velo ha assunto un significato emblematico di discrimine fra una interpretazione rigorista (diciamo fondamentalista ) dell’ Islam e una lettura più moderna e aperta: per questo viene accanitamente combattuto o difeso
Poichè l’Egitto, come è noto, è schierato ufficialmente su posizioni moderate non deve quindi meravigliare la posizione dell’autorità religiosa che come in tutti i paesi islamici è strettamente legata a quella politica
Per altri invece il velo è un preciso e fondamementale obbligo
Scrive Al Turabi Hasan
“indossare il velo è un dovere preciso e inderogabile. La donna musulmana che indossa il velo, esprime per mezzo di esso in forma tacita, la sua identità islamica ed è fuorviante dall’lslàm il pensiero, purtroppo diffuso, che possa chiamarsi musulmana, la donna che non porta il velo, giustificandosi col dire che l’importante è avere fede dentro! Non hanno presente che il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, ha chiaramente disatteso questo pensiero quando ha detto:La fede non è presente dentro se non ci sono i comportamenti islamici, che ne segnalano la presenza interiore.
Facciamo ancora qualche notazione ancora sulle sue implicanze propriamente etiche
- di per se il velo, specie nella versione moderata del foulard che copre solo i capelli non è nulla di strano,è presente anche nella nostra tradizione (obbligatorio in Chiesa fino a qualche anno fa)
- il velo islamico però ha un valore di modestia del vestire femminile: ormai noi siamo abituati a vedere donne che si vestono in modo estremamente succinto: naturalmente l’obbligo di portare il velo significa che la donna deve essere ” molto” coperta: non si può immaginare una ragazza che porti il velo e indossi una minigonna o una camicetta trasparente. Pertanto il velo diventa una specie di freno all’esibizione del corpo femminile. Lo scoprirsi delle donne in Occidente è stato relativamente lento, ha incontrato non poche e non lievi resistenze:di fronte alla società mussulmana esso appare una incredibile mancanza di pudore assolutamente inaccettabile: il velo diviene un rimedio drastico e sicuro..
- il velo ha un poi un significato più generale. Ormai in Occidente vi è un ampia libertà sessuale e i rapporti pre-matrimoniali sono molto diffusi. La società mussulmana (come d’altronde quella cattolica) non intende assecondare questo costume: il velo diventa anche allora il simbolo di un comportamento che riserva i rapporti sessuali strettamente all’ambito matrimoniale
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Immagine pubblicitaria della Barbie in chador, in vendita in Iran