Nucleare iraniano: le ragioni della crisi
La crisi iraniana sul nucleare ha preso improvvisamente un andamento potenzialmente destabilizzante che potrebbe portare ad avvenimenti drammatici come quelli conseguenti all’11 settembre o alla invasione del Kwait :soprattutto si teme che, poiché una azione militare, per essere efficace, deve essere imprevista, questa possa scattare in qualunque momento, all’ improvviso
Cerchiamo di passare schematicamente in rassegna i fatti e le interpretazioni senza dare giudizi
NUCLEARE PACIFICO O MILITARE: da molti anni l’Iran è impegnata a costruire impianti nucleari. Le autorità iraniane hanno sempre dichiarato ufficialmente che esso ha solo scopi pacifici. Viene pero contestato che non si comprende l’esigenza di energia atomica in un paese che ha enormi riserve di greggio
TIMORI l’Iran tuttavia sottolinea pure che, come stato sovrano, ha diritto all’armamento nucleare che è posseduto nella regione da Israele e dai vicini Pakistan e India oltre che da Russia,Cina e Occidentali: si dichiarano quindi pronti a discutere ma sottointendendo che allora bisognerebbe discutere anche l’armamento nucleare degli altri (soprattutto di Israele)
Israeliani e Occidentali temono però che la teocrazia al potere non dia garanzia di equilibrio e senso di responsabilità e soprattutto un attacco o una minaccia di attacco ad Israele di cui continuamente auspicano l’annientamento. Per alcuni osservatori l’Iran è ancora molto lontano dalla produzione di ordigni nucleari ,per altri invece potrebbe facilmente produrre ordigni rudimentali ma ugualmente devastanti
NEGOZIATI: L’Iran ha permesso le ispezioni all’AIEA, l’ente apposito delle ONU: vengono tuttavia accusati di reticenza: in particolare la crisi sembra precipitare per la scoperta di un nuovo impianto nascosto all’ONU ( ma conosciuto dai servizi occidentali). Si succedono in Iran segnali di apertura e di irrigidimento: questi vengono percepiti come astuzie per dilatare oltre ogni limite i tempi dei negoziati dando all’Iran il tempo per fare progressi tecnici decisivi. Non si vuole dare ufficialmente un ultimatum ma si preme per fare presto
OPZIONE MILITARE: attacco generale ai siti atomici operato da Israeliani congiuntamente o solo con la copertura della America. Tecnicamente sarebbe possibile ma le conseguenze sono imprevedibili. L‘Iran potrebbe spostare i propri impianti, mimetizzarli fra la popolazione. Potrebbe occorrere anche la occupazione militare: ma l’Iran è un paese grande e popoloso mosso da una fede e da un fortissimo nazionalismo: nulla in comune con il piccolo Iraq in preda a violente lotte intestine e privo di coscienza nazionale
OPZIONI ECONOMICHE: le sanzioni sarebbero abbastanza gravi per l’economia iraniana ma difficilmente avrebbero effetti risolutivi. Queste misure una volta poi prese finiscono spesso con il cementare il senso nazionalistico: tanti anni di blocco economico non hanno affatto per esempio piegato l’Iraq: non piegherebbero certo l’Iran
Comunque è di difficilissima applicazione pratica
AMERICA_ Obama ha cercato un dialogo inviando anche un discorso in diretta in occasione del capodanno sciita. Non ha dato nessun appoggio sostanziale alla contestazione dei risultati elettorali. Ha bisogno dell’appoggio iraniano anche per chiudere le disastrose campagne in Iraq e Afganistan (Al Qaeda è nemica tanto degli occidentali che degli sciiti iraniani. Tuttavia non può permettere che effettivamente l’Iran si procuri armi nucleari
RUSSIA E tradizionalmente un partner dell’Iran e inoltre pare che l’assistenza tecnica pervenga proprio dalla Russia. Negli ultimi tempi della presidenza Bush i rapporti con l’America si era fatti tesi per l’incauto appoggio alla Georgia e per lo scudo spaziale che si voleva creare ai confini della Russia: tuttavia con Obama i rapporti sono tornati ad essere distesi e Mosca pare più disposta ad collaborare con l’Occidente
CINA intrattiene stretti legami economici ed è particolarmente interessata ai giacimenti di greggio. Nella crisi della contestazione delle elezioni la stampa cinese ha completamente ignorato gli avvenimenti: i Cinesi non sanno nulla di quanto avvenuto in Iran. Inoltre intendono aver l’appoggio dell’Iran contro il terrorismo islamico (gruppo di Shangai )
In linea di principio richiede anche essa che l’Iran non si doti di armi nucleari: si può pensare che la sua ascesa a grande potenza la porti pure a collaborare con l’Occidente alla stabilita mondiale