L’impianto segreto iraniano
Al margine del G20 di Pittsburgh è successo che è venuto fuori che in Iran vi è un impianto atomico segreto: di qui quindi un duro avvertimento dell’Occidente, in particolare di USA, Francia e Inghilterra con il richiamo esplicito del sempre moderato Obama alla opzione militare
La crisi iraniana quindi si è riaccesa quando sembrava invece la via dei negoziati e della ragionevolezza sembrava aperta: vediamo meglio i fatti e il contesto.
Il governo Iraniano ha comunicato all’AIEA la esistenza di un impianto nucleare a150 chilometri da Qom ,la città santa degli sciiti. della cui esistenza non era mai stato informata. In realtà pare di capire che i servizi occidentali conoscevano benissimo l’impianto segreto che opera, pare da 5 anni, ma avevano finto ovviamente di nulla onde evitare che esso fosse spostato in altro luogo e perderne quindi il controllo.
Quando pero gli iraniani si sono accorti che gli occidentali sapevano ne hanno comunicato l’esistenza: affermano però che non si tratta affatto di un impianto segreto, che non ha fini militari e comunque l’Iran è uno stato libero che non accetta limitazioni alla propria sovranità. Evidentemente le risposte iraniane sono ben poco convincenti e l’imbarazzo di Ahmadinejad, è evidente
Può darsi che siano stati propri gli americani a far capire di conoscere l’esistenza dell’impianto segreto per vedere cosa effettivamente vuol fare il regime iraniano e contemporaneamente togliere ad esso l’illusione di poter barare.
Recentemente infatti Ahmadinejad aveva assunto un atteggiamento che sembrava di sostanziale apertura: gli occidentali sono andati a vedere se si tratta di un bluff .E’ presto per dirlo ma sembra proprio che l’atteggiamento di Ahmadinejad, sia da ricondurre alle astuzie da suk che hanno portata a non pochi disastri il medio Orienete
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Da al Jazeera: Impianto nucleare iraniano di Natanz