Traffico di Pechino
All’epoca di Mao il traffico era del tutto inesistente in Cina e quindi i pedoni si scansavano per far passare le poche macchine,quasi tutte ufficiali, in circolazione: macchine e biciclette non si preoccupava del pedone perche è questo che doveva guardarsi. Ora che il traffico è diventato intensissimo pare però rimasta l’antica mentalità che è il pedone che deve ben guardarsi
Nelle strade più importanti è permesso attraversare le strade solo su appositi ponti pedonali, in altre bisogna seguire i semafori che scandiscono anche i secondi a disposizione prima che cambi colore (manca il giallo )
Attraversare senza semafori e ponti pare una avventura troppo pericolosa per un occidentale. Bisogna anche fare attenzione alle biciclette: in genere esistono piste apposite al margine della strada: quando quindi il pedone occidentale si crede in salvo per aver raggiunto l’altro lato corre il rischio di essere investito dalle biciclette perchè non si rende conto di essere proprio sulla pista ciclabile,
ll modo di guidare dei cinesi atterrisce gli occidentali: sulle autostrade i veicoli cambiano improvvisamente corsie e soprattutto paiono sempre sul punto di entrare in collisione che viene evitata all’ultimo istante per qualche centimetro: una cosa da cardiopalma
Colpisce pure che i cinesi restarono assolutamente impassibili. tranquilli come se niente di insolito fosse avvenuto quando invece
per molto meno in Occidente gli autisti avrebbero gridato all’onore delle donne dell’altro e, magari, sarebbero passati alle vie di fatto .
Bisogna però rilevare che i veicoli marciano a velocità contenuta
Su dice che c’era un napoletano che affermava che, se era capace di guidare a Napoli, allora poteva guidare agevolmente in tutta il mondo e non si sarebbe certo spaventato per il traffico in Cina: ma quando questi era venuto in Cina aveva dovuto ricredersi e aveva rinunciato alla guida.
Le auto sono quasi tutte occidentali o giapponesi ma vengono tutte o quasi costruite in Cina. Vi sono anche auto cinesi che sono molto più economiche ma pare che riscuotano pochissimo successo. Tutte le macchine appaiono splendenti come nuove: non si vedono mai auto con ammaccature: appena succede qualcosa immediatamente viene riparata.
L’auto non è tanto una comodità quanto uno status symbol e quindi non può essere un macinino scassato: sarebbe un perdere la faccia, un dichiararsi un poveraccio. In realtà con lo stipendio medio di un lavoratore comune non è possibile acquistare un auto: lo stipendio medio è sui 200 euro ( ma anche molto meno ) e l’auto costa quanto da noi. Per acquistarla bisogna avere quindi un reddito alto: a giudicare dal numero sterminato di macchine che circolano bisogna pensare che in Cina vi è un numero sterminato di persone che hanno un reddito superiore.
Le biciclette sono però ancora molto usate: molto comuni anche i veicoli a pedale per portare mercanzie.
Esistono ancora i risciò a pedale per persone: sono però solo una attrazione turistica come le gondole a Venezia ma a differenze di queste sono a prezzi modesti: vi sono cooperative di conducenti che offrono un giro ai turisti per gli antichi vicoli di Pechino