Il vaccino cinese
Il governo cinese ha annunciato che propri scienziati hanno approntato un vaccino monodose contro la H1N1, la influenza cosi detta suina che si è estesa in tutto il mondo.
Il vaccino è stato approvato dalle autorità sanitarie cinesi mentre altri quattro vaccini sarebbero in fase di sperimentazione.
Gli esperti sanitari dell’Organizzazione mondiale della sanità si mostrano però piuttosto scettici sulla possibilità che il vaccino monodose possa essere veramente efficace contro un virus cosi complesso anche se riconoscono che sarebbe certamente preferibile a quelli pluridose che si stano approntando in Occidente: bisognerà aspettare i risultati definitivi.
Inoltre i cinesi si sono detti in grado di produrre il vaccino con una rapidità molto superiore a quella degli Occidentali.
La Cina è particolarmente preoccupata per la influenza che potrebbe compromettere seriamente i rapporti commerciali internazionali (segnatamente la prossima esposizioni mondiale di Shangai) e soprattutto perche manca di una rete di assistenza medica estesa a tutto il paese: in pratica la maggioranza dei Cinesi non ha assistenza medica moderna e sia arrangia con antiche pratiche popolari. La Cina mira ad avere il vaccino sufficienti per il cinque per cento della popolazione entro la fine dell’anno, e anche se i funzionari della sanità non hanno pubblicato dettagliati piani di vaccinazione, sono gruppi prioritari gli operatori sanitari, i lavoratori del servizio pubblico e gli studenti.
L’importanza della notizia non consiste però semplicemente nel fatto in se stesso. Se la notizia risultasse effettivamente confermata sarebbe la prima volta nella storia moderna che scienziati cinesi avrebbero prodotto qualcosa tecnologicamente più avanzato di quanto abbiano fatto quelli occidentali. Il vaccino cinese infatti sarebbe superiore a quelli occidentali perché monodose e di più facile produzione.
Se effettivamente esso dovesse essere efficace potremmo dire che la Cina ha ripreso il suo posto nella millenaria storia della civiltà, sarebbe un segno che la scienza occidentale non è più sola all’avanguardia nel mondo .