Ma chi sono gli Uighuri?
Di tanto in tanto, al centro della scena mondiale e dei mass media compaiono popoli ed etnie di cui nessuno aveva mai sentito parlare : cosi è accaduto in questi giorni per gli Uighuri, Vediamo allora di dare un sguardo sommario che ci permetta di inquadrare e comprendere meglio gli avvenimenti nello Xinjiang cinese.
Cominciamo dalla grafia alquanto incerta : in cinese si scrive Wéiwú’ěr secondo il pinyin, sistema di translitterazione ufficiale cinese, in turco si scrive Uygur, in occidente vi sono molte varianti: Uighur, Uygur Uiguir, in italiano anche Uighuri al plurale.
In realtà gli Uighuri veri e propri non esistono nemmeno: era infatti il nome di antiche popolazioni della zona ormai estinte. Il nome venne dato poi dai cinesi agli abitanti originari del Xinjiang (grafia precedente: Sinkiang che vuol dire semplicemente “nuovi territori”).
In Cina ci sono altre 54 minoranze etniche: tutte le altre pero sono sempre di razza gialla (come si dice molto approssimativamente , meglio “mongoloide” secondo la dizione scientifica ), parlano lingue monosillabiche, affini al cinese e ne condividono la cultura in generale.
Gli Uighuri invece sono turcomanni di razza bianca, parlano una lingua agglutinante del tutto diversa e appartengono all’area culturale dell’Asia centrale islamica e ai cosi detti popoli urali altaici.
Da questi gruppi provenivano anche gli Ungari (attuali Ungheresi) i Bulgari, i Suomi ( Finlandesi), i Tartari russi : da essi vennero anche ondate di invasioni come quelle,di Tamerlano che devastò il medio Oriente e quella di Babur che conquisto l’india (impero del Gran Mogol). Soprattutto, però, si ricordano i Turchi che in due ondate successive (Selgiukidi e Ottomani) conquistarono quasi tutto il Medio Oriente e l’Europa Orientale fino all’assedio di Vienna. Per inciso solo la Turchia ha protestato contro la repressione cinese.
Proprio per prevenire la formazione di ondate di invasioni l’impero cinese si spinse nell’inospitale paese fino a giungere a una valle che si incunea i fra Pakistan e Russia fino all’Afganistan.
Ci furono nell’800 vari sommovimenti ma senza successo; alla caduta dell’impero cinese però il Xinjian si proclamò indipendente con il nome di Turkestan Orientale. senza ricevere però riconoscimenti internazionali importanti. Con la fine della guerra civile, la Cina tornò a controllare senza problemi il territorio.
Negli ultimi anni, però, si è ripresentato il problema per una serie di fattori nuovi.Nel passato la Cina era sentita come una autorità lontana che non minacciava per niente le tradizioni locali ma negli ultimi anni la situazione è cambiata radicalmente.
La Cina moderna di Deng ha cominciato un lungo e rapido sviluppo economico, il più imponente nella storia dell’umanità. Il Xinjiang sembra possedere grandi ricchezze minerali, indispensabile all’economia in crescita, Le comunicazioni, prima un tempo difficilissime, sono state sviluppate : strade, aerei, TV, telefoni e cellulari: lo Xinjiang che è la regione della terra più lontana dal mare, non è più una entità remota fuori del mondo.
Le autorità hanno incoraggiato una forte emigrazione cinese verso il territorio alterando profondamente la demografia: il rapporto fra Han e Uighuri è quasi paritario e tende evolversi ancora favore dei primi.
Le autorità cinesi, per compensare in qualche modo gli Uighuri, hanno adottato una politica di privilegio per essi: non sono tenuti alla politica del figlio unico, soprattutto hanno una riserva di posti al lavoro e agli studi. Questo significa che a parità di merito un Uighuro prende il posto di un cinese all’università o al lavoro scontentando fortemente gli han che sono molto più evoluti
Su tutto questo quadro già difficile soffia poi il fuoco dell’integralismo islamico: i cinesi sono degli idolatri, nemmeno “popoli del libro”, anzi in massima parte non credono proprio e niente, cosa inconcepibile e blasfema per il buon mussulmano.
——————
Foto da AFRK : tipi somatici degli Uighuri