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16.07.2009 Vertice non
allineati di Giovanni De Sio
Cesari
A Sharm el-Sheikh per due giorni si è tenuto il 15
° vertice dei paesi non allineati.
Si tratta della
organizzazione fondata nel 1961, soprattutto per impulso di Tito,
che raggruppava tutti quei paesi che non intendevano allinearsi né
agli Usa né all’URSS che in quel tempo erano le superpotenze che si
contendevano il mondo.
La organizzazione è sopravvissuta
alla fine della guerra fredda e attualmente include 118 membri
effettivi e 16 paesi come osservatori.
La presidenza è
passata da Roul Castro a Moubarak.
Il vertice si è posto in
qualche modo come una alternativa al G8 dell’Aquila: in realtà pero
non ci sono stati risultati concreti al di là della generale
richiesta di tener conto delle ragioni e degli interessi della
nazioni in via di sviluppo.
In particolare Gheddafi ha
accusato l’America e l’Occidente di terrorismo auspicando un
tribunale dei paesi non allineati per punire quei crimini: richiesta
ovviamente che non ha nessuna possibilità di essere accolta.
Il risultato più importante può essere considerato il
colloquio tenuto, al margine, fra il presidente indiano Singh e
quello pakistano Gilani che si sono incontrati per la prima volta
dopo gli attentati di Mombai.
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Foto
da Al-Ahram: logo del vertice
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