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15.07.2009 Minacce di al
Qaeda alla Cina di Giovanni De
Sio Cesari
Le autorità cinesi ieri hanno posto in stato di allerta
i cittadini e le organizzazioni all’estero per la possibilità di
attentati dopo le minacce di al Qaeda di colpire interessi cinesi
nel mondo in relazione ai fatti avvenuti nello Xinjiang.
Un
rapporto della Stirling Assynt di Londra ha avvertito di
preparazione di attentati contro interessi cinesi in preparazione
nel Medio Oriente dove vi sono 50.000 tecnici e lavoratori cinesi.
Si temono,in particolare, attentati anti cinesi in Algeria dove sono
particolarmente attivi gruppi che si ispirano ad al Qaeda. Già nel
passato recente si sono avuti attentati contro lavoratori cinesi.
Essi hanno sostituito in genere tecnici occidentali in
quanto la Cina ormai si presenta come concorrente dell’Occidente nei
progetti di sviluppo e sta guadagnando posizioni importanti in tutta
l’africa, nel Medio Oriente e anche in America latina.
Oltre
ad al Qaeda le autorità cinesi accusano anche gli Stati Uniti di
appoggiare e anche di finanziare il Congresso mondiale degli Uighuri
presieduto da Rebiya Kadeer, che ha carattere democratico e non
fondamentalista.
Le autorita USA però smentiscono
decisamente ogni coinvolgimento nella vicenda.
In verità si
ha l’impressione che i disordini del Xinjiang siano stati locali e
imprevisti e che gli Uighuri non possano contare in realtà
sull’appoggio di
nessuno.
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Una
suggestiva immagine del Xinjiang, un deserto sconfinato
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