12.07.2009 Filippine:
rilasciato Vagni di Giovanni De
Sio Cesari
E' stato finalmente rilasciato Eugenio Vagni rapito da
guerriglieri islamisti nelle filippine da 178 giorni. A quanto
annunciato dal ministro Frattini, non è stato pagato alcun riscatto
ma pare che in cambio siano stati liberati alcuni parenti di capi
guerriglieri.
Eugenio Vagni è un ingegnere idraulico che dal
2002 ha messo la sua lunga esperienza e competenza al servizio della
Croce Rossa e si trovava nelle Filippine per seguire un progetto:
altre due filippini rapiti insieme a lui, erano stati già liberati
nei mesi scorsi
Il gruppo di guerriglieri che lo ha rapito è
quello di Abu Sayyaf che era il nome di un comandante mujahidin
afgano che addestrò Abdurajak. il fondatore del gruppo stesso.
Il movimento è considerata una stretta filiazione di al
Qaeda, anche se non pare abbia legami diretti ma solo di ordine
ideologico: sostiene la formazione di un grande stato islamico che
comprenda tutte le popolazioni malesi.
ll conflitto nelle
Filippine è una delle tante guerre dimenticate che arrivano alle
prime pagini della stampa internazionale solo quando avviene qualche
fatto clamoroso come il coinvolgimento di europei.
In realtà
il conflitto dura da decenni, anzi potremmo dire da secoli. Nel ‘500
le Filippine vennero colonizzate dagli Spagnoli (da cui il nome, in
onore di Filippo II) che vi portarono il cattolicesimo, attuale
religione dominante. Tuttavia in alcune parti dell’arcipelago si
installarono dei musulmani che gli Spagnoli chiamavano Moros e il
nome è tuttora in uso.
I moros furono sempre in contrasto
prima con gli spagnoli e poi con il governo indipendente di Manila.
Negli ultimi anni la lotta ha avuto un impulso particolare in
relazione al risorgere del fondamentalismo islamico.