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28.06.2009 Iran: arresti
all’ambasciata britannica di
Giovanni De Sio Cesari
Otto dipendenti, di nazionalità iraniana,
dell’ambasciata della Gran Bretagna sono stati arrestati dalla
polizia con l’accusa di aver svolto azione attiva e rilevante nella
organizzazione delle manifestazioni di questi giorni.
Naturalmente la Gran Bretagna respinge ogni accusa di
interferenza attiva e considera il fatto come un tentativo di
intimidazione e protesta vivamente.
Il fatto appare come un
momento del tentativo da parte delle autorità iraniane di screditare
le manifestazioni mostrando che esse sarebbero organizzate
dall’estero da parte di nemici della repubblica islamica. In questo
modo è possibile condannare le manifestazioni anche da un punto di
vista religioso in quanto contrarie all’islam come già molti
esponenti conservatori invocano, Tuttavia non è certo possibile
accusare i leader iraniani che capeggiano le manifestazioni di
essere in intesa col nemico: Mousavi infatti è stato personaggio di
rilievo del governo all’epoca del conflitto con l’Iraq e il suo
sostenitore più importane Rafsanjan , personalità di grande spicco
della cultura sciita iraniana, è stato presidente dell’Iran per due
volte. In effetti è lo stesso establishment politico religioso
dell’Iran ad essersi spaccato irrimediabilmente: le interferenze
esterne, se pur ci fossero state, sarebbero state comunque marginali
e anche molto difficili ad realizzarsi in un paese che da 30 anni
convive con una specie di isteria per le spie e gli agenti nemici
del nemico, il grande satana. In realtà l’Occidente è molto
cauto, come si è visto all’incontro G8 di Trieste, limitandosi a un
generico invito a non usare la violenza contro i dimostranti e senza
prendere posizione sulla correttezza delle elezioni.
Bisogna
poi considerare che i non previsti avvenimenti attuali in Iran hanno
mandato all’aria il disegno di Obama di ottenere la collaborazione
iraniana contro il terrorismo che sembrava invece ben avviata.
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Foto
da Al-Vefagh, quotidiano iraniano:Rafsanjani, il grande sponsor di
Mousavi
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