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01.06.2009 Pakistan: i
talebani in rotta di Giovanni De
Sio Cesari
Il generale Athar Abbas portavoce dell’esercito
pakistano ha annunciato, in una intervista ad un corrispondente di
al Jazeera, che, entro pochi giorni, saranno completate le
operazioni nello Swat con l’annientamento dei talebani
In
realtà le previsioni appaiono ottimistiche: tuttavia la novità
veramente importante è che ci siano state massicce operazioni nello
Swat
Infatti fino a qualche tempo fa l’esercito pakistano
appariva sempre riluttante ad affrontare veramente i talebani: tanto
che il governo centrale legale aveva tentato anche un accordo con
essi, fallito poi per l’oltranzismo dei talebani.
A questo
punto l’esercito pare aver rotto ogni indugio per rimediare a una
situazione che metteva in grave difficoltà il Pakistan, pressato
dalle minacce economiche occidentali e da quelle propriamente
militari dell’India ed è passato all’offensiva respingendo i
talebani.
Secondo le fonti governative, non controllabili
però, sarebbero caduti 1217 talebani e 81 soldati.
Però il
prezzo più caro è stato pagato dalle popolazione civili. Si stima
che i profughi siano fra i due o tre milioni; nella città di Mingora
degli oltre 300.000 abitanti ne restano circa 20.000: purtroppo in
questo tipo di guerra le vittime sono soprattutto i
civili.
Sono stati stanziati comunque 4,3 mln euro di aiuti
alla valle di Swat.
Ma se l’esercito pakistano continuerà a
mostrare decisione per i talebani lo spazio si ridurrà sempre di
più: resterà però sempre endemico il terrorismo ma la possibilità
che esso, effettivamente, possa installarsi al potere in Pakistan
svanirà definitivamente.
Un potere talebano in Pakistan
destabilizzerebbe completamente tutto il Medio Oriente ed è sempre
da ricordare che il Pakistan possiede armi nucleari.
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Nella
foto, da al Jazeera: profughi dello Swat
vedi anche:
http://www.giovannidesio.it
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