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16.05.2009 Anche a Gaza
ricordata la Nakba di giovanni
de sio cesari
Gaza,16 maggio 2009 Ieri, venerdì, anche a Gaza è stata
ricordata la Nakba (catastrofe), temine con il quale gli arabi
definiscono la cacciata dei Palestinesi dalle proprie terre in
seguito alla formazione dello stato di Israele.
Il giorno
prima, giovedì, era stata ricordata nella Cisgiordania ma non
c’erano state manifestazioni a Gaza, come abbiamo riportato nel
nostro precedente articolo.
Perche mai questa strana
differenza di data fra Cisgiordania e Gaza? In realtà, a quanto pare
di capire, non si tratta di un fatto casuale ma l’effetto di
profonde divergenze politiche.
In effetti il 61° anniversario
della Nakba cadeva il giorno 15 che è venerdì, giorno festivo
dedicato alla preghiera per i mussulmani: le autorità palestinesi
della Cisgiordania, (praticamente il gruppo di Abi Mazen) hanno
preferito anticipare di un giorno le dimostrazioni per non dare ad
esse un carattere religioso ma mantenerla nell’ambito laico, come
aveva sempre fatto Arafat.
A Gaza, invece, dove domina
incontrastato HAMAS, ramo palestinese del movimento integralista dei
“Fratelli mussulmani” si è preferito conservare la data di venerdì
in modo che le manifestazioni si svolgessero all’uscita dalle
moschee per marcare il carattere di Jihad (guerra santa) della lotta
contro gli Israeliani.
La differenza di date quindi è una
altra dimostrazione della profonda differenza fra i due movimenti
palestinesi.
Le dimostrazioni di Gaza sono state simili a
quelle tenute in Cisgiordania ma non uguali gli slogans: a Gaza la
folla gridava: “noi torneremo a Jaffa e a tutte le nostre terre“
oppure “noi non riconosceremo mai Israele” mentre in Cisgiordania
gli slogan non mettevano in discussione la esistenza di Israele.
Ormai una riconciliazione fra le due fazioni appare sempre
piu difcile e conseguentemente sempre piu diffiicili anche i
colloqui di pace che non possono ignorare una parte consistente dei
palestinesi stessi.
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Nella
foto da al jazeera: dimostrazioni a Gaza.
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