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25.04.2009 Le “voci ” dei
pirati somali di Giovanni De
sio Cesari
Sul sito Pan-African News Wire edito da Abayomi
Azikiwe sono riportate alcune dichiarazioni di persone che si
dichiarano portavoce dei pirati somali: non ci è possibile
verificare se effettivamente essi hanno una qualche effettiva
connessione con essi. Comunque ne riportiamo le dichiarazioni che ci
sono sembrate più significative e che possono avere un certo
interesse.
In genere essi minacciano di vendicare la morte
dei pirati uccisi da americani e francesi.
Abdi Garad, che
si dichiara portavoce del gruppo somalo che cercò di prendere la
nave danese Maersk Alabama, dichiara che "I bugiardi americani hanno
ammazzato i nostri amici dopo che essi avevano deciso di liberare
l'ostaggio senza ricevere nessun denaro in cambio. Ma dico loro che
questo implicherà una rappresaglia e perseguiremo in particolare i
cittadini americani che viaggiano per le nostre acque.
Intensificheremo i nostri attacchi fino a più lontano dalle acque
somale e la prossima volta che fermeremo cittadini americani essi
non devono aspettarsi pietà alcuna della nostra parte.”
Jamac
Habeb, un altro sedicente portavoce pirata dichiara "da ora in poi,
se catturiamo imbarcazioni straniere ed i loro rispettivi paesi
vogliono attaccarci, li ammazzeremo. Le forze statunitensi si sono
trasformate nel nostro nemico numero uno."
Un altro somalo,
Abdulahi Lami afferma che i pirati non saranno intimoriti per le
azioni militari statunitensi nell'Oceano indiano. "Ogni paese sarà
trattato nella stessa forma in cui ci tratteranno. Nel futuro,
l'America sarà quella che piangerà e sarà in lutto. Noi risponderemo
per la morte dei nostri uomini."
Si parla anche di una forma
di risarcimento per i rifiuti tossici che sarebbero tati scaricati
in Somalia. In una dichiarazione riportata in Al Jazeeran, Januna
Ali, altro sedicente portavoce, dichiara che i pagamenti acquisiti
di riscatto servono come mezzo per "reagire ai rifiuti tossici che
continuamente sono stati versati nelle coste del nostro paese per
quasi 20 anni: le coste della Somalia sono state sconquassate, e
crediamo che questo denaro non sia niente in paragone con la
devastazione che abbiamo visto in alto mare."
La pirateria è
antica quanto la navigazione stessa, talvolta, come su quella del
600, è nata una leggenda ripresa da una immane produzione letteraria
che li esalta: non è detto che i pirati siano peggiori (o migliori)
dei navigatori, dipende dai punti di vista, dal contesto storico
sociologico ecc. ma, sul piano politico, sempre e comunque gli stati
hanno cercato di eliminarli (a meno che non se ne servissero per i
propri fini).
Quindi possiamo forse anche pensare che i
pirati somali agiscano costretti dalla necessita o che magari
abbiano le loro buone ragioni ma questo non toglie che vanno
eliminati come infatti tutti gli stati del mondo cercano di fare.
Anche i leggendari pirati delle Antille alla fine si aspettavano di
essere impiccati, se catturati, e non la consideravano una
ingiustizia.
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Foto
da al jazeera: Sharif Ahmed, un leader dell’Unione delle Corti
Islamiche.
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