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14.04.2009 Diritti Umani
in Cina di Giovanni De Sio
Cesari
Pechino,14 aprile 2009. Il governo cinese ha pubblicato
un piano del consiglio di stato per lo sviluppo dei diritti umani
impegnandosi a garantirli e migliorarli con tutti i mezzi possibili
Il piano riguarda gli anni 2009 e 2010 e si riferisce a
tutti i diritti, da quelli della persona a quelli del lavoro e fino
a quelli dei detenuti. Vengono assicurati maggiori diritti e tutele
alle minoranze etniche e alle associazioni religiose.
La
pena di morte sarà ristretta ai casi veramente gravi, saranno
assicurati processi giudiziari giusti e garantiti, il popolo godrà
del diritto di essere informato e ascoltato.
Il piano impegna
il governo a creare maggiore opportunità di lavoro, ampliare la rete
di sicurezza sociale, la assistenza sanitaria e la educazione sarà
più accessibile e assistita per garantire a tutti i diritti
economici, sociali e culturali.
L’importanza del documento
non sta tanto nei dettagli e nelle direttive, che sono comunque
piuttosto vaghe, ma nel fatto che la Cina, per la prima volta,
accetta il principio dei diritti umani, cosa che aveva sempre
rifiutato.
Nel documento infatti si riconosce che il paese ha
un lungo cammino da fare per migliorare la situazione dei diritti
umani.
Si assicura infatti che il piano è stato elaborato
seguendo le premesse dei Diritti Umani dell’ONU e la Convenzioni
Internazionali in materia di diritti umani e politici anche se si
tiene conto delle esperienze, delle questioni pratiche e della
realtà specifica della Cina.
Potrebbe quindi trattarsi di
una svolta storica per la Cina e quindi per l’umanità la Cina di
fronte al rallentamento dello proprio sviluppo economico che non
copre ed emargina più ogni altro problema, si muove, sia pure
cautamente, come d’altra parte nell’animo cinese di sempre, sul
cammino della modernità anche per quanto riguarda i diritti umani e
in seguito, forse, per quelli politici.
Per il momento non
sappiamo: la Cina è sempre un enigma non facile a decifrare: forse
può essere solo un a mossa propagandistica o forse effettivamente un
processo che si svolgerà lentamente negli anni a venire: non è dato
di prevedere per il momento.
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Nella foto:il premier Hu
Jintao ( da Xinua)
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