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23.04.2009 Appello alle
Tigri Tamil di Giovanni De Sio
Cesari
Claude Heller, presidente a rotazione del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite ha rivolto un pressante appello alle
Tigri Tamil: “Noi chiediamo che LTTE (Fronte di Liberazione delle
Tigri Tamil dell’Eelam) deponga immediatamente le armi, rinunci al
terrorismo e permetta l’evacuazione, con l’assistenza dell’ONU, dei
civili intrappolati nelle aree dei combattimenti e che si unisca
quindi al processo politico”.
La situazione nello Sri Lanka,
a quasi quattro mesi dell’inizio dell’offensiva governativa rimane
sempre tragica. L’esercito regolare, pur conseguendo dei successi
tuttavia non è ancora riuscito a conquistare interamente tutto il
territorio controllato dai ribelli Tamil che si difendono
strenuamente e lanciano quindi anche attacchi terroristici in altre
parti del territorio e le operazioni coinvolgono un gran numero di
civili Tamil.
I Tamil hanno l’appoggio dei molti emigrati
nei paesi del mondo occidentale (soprattutto in Canada dove qualche
giorno fa hanno organizzato una grande manifestazione), nello stato
indiano del Tamil Nadu che ha dato asilo a circa 100 mila
connazionali profughi dello Sri lanka. Anche molti ambienti
missionari della Chiesa Cattolica presenti sia in India che in nello
Sri lanka si mostrano sensibili alle loro ragioni per motivi
umanitari. Il gesuita P. Santhanam con altri numerosi religiosi del
Tamil Nadu hanno indetto, per il 29 aprile, una manifestazione di
protesta davanti al parlamento di New Delhi per chiedere la fine
della guerra e delle sofferenze dei civili nel nord
dell’isola.
L’uso estensivo, però, che le Tigri Tamil hanno
fatto del terrorismo, soprattutto suicida, ha alienato loro la
comunità internazionale che li ha inseriti nelle lista delle
organizzazioni terroristiche nella scia della lotta al terrorismo
conseguente all’11 settembre.
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Foto da al
Jazeera: profughi Tamil.
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