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18.03.2009 Celebrazioni
per Lao- tze di Giovanni De Sio
Cesari
Luyi (provincia di Henan), 18 marzo 2009; si è
tenuta una celebrazione sacrificale nel 2580° anniversario della
nascita di Lao Zi, il fondatore del taoismo nella sua città natale
(nella foto dal ”Quotidiano del popolo”)
Lao Zi (nella
vecchia grafia: Lao tze) fu un famoso filosofo del periodo detto
”delle primavere e degli autunni” (770 a. C. -476 a.C),
contemporaneo ed oppositore di Confucio. Mentre infatti il
confucianesimo è essenzialmente rivolto all'impegno civile, il
taoismo invece è orientato in senso metafisico e religioso. Il
concetto essenziale è il Tao (la via): il termine è difficilmente
traducibile perchè vuole indicare qualcosa che la ragion non può
cogliere. Possiamo dire che il Tao è l'armonia del tutto, è Dio, ma
in effetti è qualcosa che non possiamo veramente comprendere ed
esprimere ma che possiamo cogliere nella profondità del nostro
essere.
Il risalto dato a questo avvenimento si inquadra
nello sforzo che fanno le autorità per dare consapevolezza ai Cinesi
delle loro tradizioni. Nulla infatti è più lontano dalla cultura
cinese tradizionale di un cinese moderno: una intera generazione,
quella maoista, ha spazzato via qualsiasi cosa ricordasse la
tradizione. Sono state devastate perfino tutti, sistematicamente, i
monumenti: è come se noi imbrattassimo la Cappella Sistina e
abbattessimo il Colosso.
Venuto meno la ideologia maoista il
cinese moderno si trova tutto impegnato nel lavoro e nella
modernizzazione ma manca di riferimenti culturali.
Il ritorno
alla tradizione pero non è privo di pericoli perché può portare al
risorgere del millenario nazionalismo cinese secondo il quale nulla
di veramente interessante e di importante si trova fuori dalla Cina
stessa.
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