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03.03.2009 Attentato a
Lahore: quale matrice? di
Giovanni De Sio Cesari
Lahore: 3 marzo 2009. E’ stato attaccato
il pulmino che portava la squadra di cricket dello Sri Lanka a un
incontro programmato con la nazionale pakistana. Il pulmino comunque
è riuscito a sfuggire e solo alcuni giocatori sono rimasti feriti.
Sono invece rimasti uccisi nello scontro 6 poliziotti pakistani di
scorta mentre gli attentatori poi sono riusciti a fuggire. Non è
stata fatta alcuna rivendicazione, come è consueto per questi fatti.
Di per sé la notizia non avrebbe destato grande interesse
perche ormai, purtroppo, fatti simili sono comuni, quasi quotidiani
in quel paese.
L’interesse nasce dal fatto che la matrice
rimane incerta.
Il pensiero immediato va alle Tigri Tamil
protagonisti della guerriglia che da 30 anni insanguina l’isola e
contro la quale l’esercito singalese ha lanciato da gennaio una
offensiva vittoriosa che riduce sempre di più il territorio da essi
controllato. Tuttavia l’ipotesi pare improbabile. Difficilmente i
Tamil avrebbero potuto avere basi e dimestichezza con il territorio
come appare nella dinamica degli avvenimenti e inoltre in genere
hanno tutto l’interesse a rivendicare le loro azioni.
Il
Pakistan indica come responsabili gruppi provenienti dall’India che
avrebbero il fine di mettere in cattiva luce il paese o vorrebbero
vendicarsi degli attentato di Mumbai: ma appaiono accuse
strumentali, prive di fondamento.
L’India invece accusa il
Pakistan di non reprimere il terrorismo affermando anzi che una
parte delle sue strutture militari e servizi segreti stanno proprio
alle spalle di tutti gli attentati.
In realtà la tesi degli
estremisti islamici pare la più plausibile ed è stata anche avallata
dalla dichiarazioni del governatore della regione, anche se non si
comprende bene lo scopo di questo assalto. Qualcuno nota che gli
estremisti sono anche contrari alle manifestazioni sportive
considerate come invenzioni dell’Occidente, il “grande satana”.
In realtà è veramente difficile comprendere la logica di
certe azioni. Lo scopo di sanguinosi attentati come quello di Mumbai
e contro i santuari degli sciiti: il terrorismo pare un mostro
impazzito che colpisce dovunque, in modo immotivato, nutrendosi del
proprio odio profondo verso tutto quello e quelli che sente estranei
al suo credo fanatico.
----------------------------------------------------------- Note ----------------------------------------------------------- La foto è tratta dal sito
www.ticinolibero.ch
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