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27.02.2009 La Cina e i
Diritti Umani di Giovanni De Sio
Cesari
Pechino,27/02/ 09: Ieri è stata diffusa una nota del
governo cinese che respinge con toni insolitamente duri il rapporto
del Dipartimento di Stato americano che accusava la Cina di non aver
fatto progressi in fatto di violazione dei Diritti Umani. Nella
nota si legge fra l’altro
“La pratica degli Stati Uniti di
lanciare sassi agli altri come se essi vivessero in una casa di
vetro è la testimonianza del doppio metro di misura e della
ipocrisia nel trattare i problemi dei diritti umani ed ha come
effetto di offuscare la sua immagine a livello internazionale. Per
anni gli Stati Uniti si sono considerati al di sopra di tutti gli
altri stati e ogni anno pubblicano un rapporto per criticare la
situazione dei Diritti Umani negli altri paesi come mezzo per
interferire nei loro affari interni e demonizzarli. Gli Stati Uniti
invece hanno gli occhi bendati nei riguardi delle proprie violazioni
di diritti umani.”
Si invita quindi il governo americano “a
riguardare i propri problemi relativi ai diritti umani con coraggio
e di smettere di applicare due pesi e due misure in questo
campo.”
In verità nel recente viaggio in Cina la Clinton
aveva tralasciato di sollevare la questione ritenendo che, in un
momento di crisi come l’attuale, era più opportuno sollecitare la
collaborazione economica con la Cina che non sollevare questioni di
principio che avrebbero potuto ostacolarla: per questo non erano
mancate le critiche.
In realtà, a nostro parere, gli
Occidentali non hanno alcuna possibilità di condizionare la Cina in
materia di Diritti Umani e ogni azione in tal senso viene rigettata
con sdegno come interferenza in un paese che, per motivi storici, è
estremamente sensibile e geloso della propria sovranità nazionale:
nell ‘800 gli Europei (i “demoni”, i “barbari” come venivano
definiti) umiliarono continuamente la Cina imponendo i propri
diktat, scorrendo il paese con i propri eserciti, distruggendo e
saccheggiando.
I cinesi vogliono ora aprirsi al mondo esterno
ma non intendono in nessun caso accettare imposizioni e
interferenze.
Al concetto di diritti Umani di stampo
occidentale i cinesi contrappongono il concetto confuciano di "
società armoniosa"(o meglio “solidaliristica”) secondo il quale vi
deve essere armonia nella diversità: ciascuno deve eseguire
correttamente il compito assegnatogli per la felicità di
tutti.
Soprattutto essi ritengono di aver fatto più di ogni
altro paese nel migliorare le condizioni economiche dei propri
cittadini e considerano l’affrancamento dalla miseria il più
importante dei diritti
umani.
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Nella
foto dell’autore dell’articolo : polizia ed esercito sono sempre
dappertutto.
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