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25.02.2009 Siccità in
Cina di Giovanni De Sio Cesari
La Cina è alle presa con la peggiore siccità dell’ultimo
secolo che si è abbattuta sulle sue regioni settentrionali. La
preoccupazione maggiore è per i raccolti estivi. il governo ha
stanziato notevoli fondi e sono state mobilitate tutte le energie
possibili, umane e tecnologiche, per far fronte all’emergenza. Si è
tentato anche di provocare piogge artificiali ma senza risultati
apprezzabili. Per fortuna negli ultimi giorni è ripreso a piovere,
sia pur di poco.
Se i raccolti estivi fossero compromessi
sarebbe un notevole problema per la Cina già alle prese con gli
effetti della crisi finanziaria mondiale che si è abbattuta con
particolare gravita sul paese per il crollo delle esportazioni che
costituiscono il volano del boom cinese.
Le siccità sono
storicamente una calamità ricorrente in Cina e nel passato le
carestie che ne derivavano provocavano la morte per fame di grandi
masse di contadini.
L’ultima carestia che si abbattè sulla
Cina fu intorno al 1960: in quell’occasione però essa fu dovuta più
che ad andamenti climatici sfavorevoli (che pure ci furono) al
fallimento del “Grande Balzo in avanti” voluto caparbiamente dal
presidente Mao: non si è mai saputo quanti cinesi morissero per
stenti e fame ma furono certamente milioni (fino a 30 milioni,
secondo alcune stime).
Attualmente per fortuna non si corre
più un rischio simile: la Cina non avrebbe problemi a rifornirsi di
prodotti alimentari sul mercati internazionali e magari c’è il
pericolo che, con l’aumento dei prezzi, la crisi alimentare si
abbatta sui paesi più poveri.
La siccità può essere
considerata una normale oscillazione climatica o può essere
collegata alle variazioni climatiche che appaiono in atto in tutto
il pianeta. Tuttavia è indubbio che lo stesso prodigioso sviluppo
industriale del paese altera i delicati equilibri naturali. In
particolare immense quantità di acque vengono dirottate dalle
campagne verso le grandi città per sopperire agli usi industriali ed
umani.
Il problema dell’equilibrio fra natura e sviluppo
d’altronde non è certo un problema solo cinese anche se in Cina
appare particolarmente acuto per la rapidità del suo sviluppo
industriale.
La foto è tratta dal
“Quotidiano del popolo”
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