Italia Notizie - torna alla prima pagina

 

Quotidiano on line nazionale

feed RSS Giovedì 26 Febbraio 2009
PRIMA PAGINA
EDITORIALI
POLITICA
CRONACA
ECONOMIA
ESTERI
SOCIETA'
CULTURA
SPORT
REGIONI
MULTIMEDIA
RUBRICHE
BLOG
 
 
 
 
 
 
ARCHIVI
REDAZIONE

 

 

 

SEGNALA QUESTO QUOTIDIANO  
AD UN AMICO


utenti collegati

Disclaimer

 

 

25.02.2009
Siccità in Cina
di Giovanni De Sio Cesari

La Cina è alle presa con la peggiore siccità dell’ultimo secolo che si è abbattuta sulle sue regioni settentrionali. La preoccupazione maggiore è per i raccolti estivi. il governo ha stanziato notevoli fondi e sono state mobilitate tutte le energie possibili, umane e tecnologiche, per far fronte all’emergenza. Si è tentato anche di provocare piogge artificiali ma senza risultati apprezzabili. Per fortuna negli ultimi giorni è ripreso a piovere, sia pur di poco.

Se i raccolti estivi fossero compromessi sarebbe un notevole problema per la Cina già alle prese con gli effetti della crisi finanziaria mondiale che si è abbattuta con particolare gravita sul paese per il crollo delle esportazioni che costituiscono il volano del boom cinese.

Le siccità sono storicamente una calamità ricorrente in Cina e nel passato le carestie che ne derivavano provocavano la morte per fame di grandi masse di contadini.

L’ultima carestia che si abbattè sulla Cina fu intorno al 1960: in quell’occasione però essa fu dovuta più che ad andamenti climatici sfavorevoli (che pure ci furono) al fallimento del “Grande Balzo in avanti” voluto caparbiamente dal presidente Mao: non si è mai saputo quanti cinesi morissero per stenti e fame ma furono certamente milioni (fino a 30 milioni, secondo alcune stime).

Attualmente per fortuna non si corre più un rischio simile: la Cina non avrebbe problemi a rifornirsi di prodotti alimentari sul mercati internazionali e magari c’è il pericolo che, con l’aumento dei prezzi, la crisi alimentare si abbatta sui paesi più poveri.

La siccità può essere considerata una normale oscillazione climatica o può essere collegata alle variazioni climatiche che appaiono in atto in tutto il pianeta. Tuttavia è indubbio che lo stesso prodigioso sviluppo industriale del paese altera i delicati equilibri naturali. In particolare immense quantità di acque vengono dirottate dalle campagne verso le grandi città per sopperire agli usi industriali ed umani.

Il problema dell’equilibrio fra natura e sviluppo d’altronde non è certo un problema solo cinese anche se in Cina appare particolarmente acuto per la rapidità del suo sviluppo industriale.







La foto è tratta dal “Quotidiano del popolo”








Questa news è stata letta
 volte
Commenta la Notizia

autore

e-mail 


Versione stampabile PDF
Segnala la notizia

mail destinatario

tuo nome


COMMENTI